“Bonus computer una beffa? Si sta davvero cercando di aiutare chi ha bisogno?”
L'intervento della Sinistra di Collesalvetti
Collesalvetti (Livorno) 26 novembre 2020
“Bonus computer una beffa?” La Sinistra di Collesalvetti interviene sul Bonus PC, tablet, internet – “Si sta davvero cercando di aiutare chi ha bisogno?”
“Se siamo convinti di questo perché vincolare le persone a finanziare le multinazionali obbligandole a nuovi contratti internet veloce per usufruire di un buono sconto ??
E soprattutto se si pensa che questo provvedimento sia diretto a coloro che ne hanno bisogno perchè si permette di stabilire alle Regioni chi può accedere al bonus e chi no?
Perché per esempio nel nostro comune i nostri ragazzi o chi è costretto a lavorare da casa non può accedervi ??
Data l’esigenza, a causa del perdurare dell’emergenza covid di lavorare in smartworking e di garantire ai propri figli la didattica a distanza; un intervento governativo a favore della digitalizzazione per famiglie con reddito ISEE fino a 20 mila euro dovrebbe essere indubbiamente visto positivamente.
Tuttavia questa misura rischia di tenere fuori un 40% della popolazione priva di internet veloce; fra questi milioni di italiani che abitano in zone dove non arriva la fibra ne una connettività di 30 mega
Invece che aiuti di stato si dovrebbe parlare di favori di stato verso determinati operatori telefonici.
Chi infatti vuol godere del bonus deve attivare una linea telefonica fissa andando incontro a nuove spese ingiustificate; andando oltretutto a contrastare con le politiche del 5G, e di tutte le tecnologie wireless.
Il cliente è obbligato ad acquistare i dispositivi dall’operatore di rete venendogli quindi preclusa la possibilità di scegliere migliori offerte.
Deve poi sottoscrivere un contratto con l’operatore che gli cederà i dispositivi in comodato d’uso e dopo 12 mesi se non si potrà pagare il canone di comodato il PC dovrà essere riconsegnato con problemi di sicurezza dei propri dati personali.
Tutto questo peraltro va contro la libera concorrenza privilegiando società che commercializzano la banda larga.
A complicare ulteriormente le cose si aggiunge il fatto che alcune regioni fra le quali la nostra hanno chiesto di applicare il bonus agli abitanti di alcuni comuni, estromettendo tante famiglie, ma la crisi non riguarda tutti?
Ci domandiamo ma a chi oggi serve un PC o un tablet per lavoro o per seguire la didattica a distanza che deve fare ??
Non ha diritto a nessun beneficio perché ha la connessione già attiva?
Se una famiglia ha 3 figli che devono seguire la didattica a distanza e non può permettersi 3 PC?
Ovviamente non si è pensato alle famiglie più numerose o che pur avendo la connessione non hanno la possibilità di acquistare un nuovo PC.
Forse sarebbe stato meglio erogare direttamente il bonus alle famiglie bisognose permettendo loro di acquistare i dispositivi e nello stesso tempo aiutare dei settori in crisi.
Non è che la politica così facendo continui a rappresentare le grandi imprese invece dei cittadini?”