Livorno 20 gennaio 2020 – Lenny Bottai: “Questo è “lo struggino” in livornese l’inceneritore. Una delle prime cause del record di tumori legati alle vie respiratorie di cui Livorno vanta record nazionale. Certo, non è solo questo, ci sono anche i fumi delle navi in porto, la raffineria e lo smog in generale, ma la zona nord, dove sorge questo “simpatico” bruciatore di immondizia che spesso viene da altre province, visto che il loro lo hanno chiuso, non a caso è in cima alla classifica. Oggi si parla tanto del disagio della differenziata. Va puntualizzata e migliorata, deve servire a creare occupazione, economia circolare attraverso il riciclo, e soprattutto i cittadini debbono trame vantaggi quando pagano le tasse. Ma deve essere fissato che oggi non si può farne a meno. Perché siamo tanti, perché consumiamo anche più del dovuto, perché chi produce ha tutto l’interesse di farlo creando molti materiali di scarto. Tuttavia imputa agli stessi consumatori le colpe del meccanismo malato dell’iper produzione. E allora sono quest’ultimi che debbono rovesciare le cose, non farsi andar bene questo disegno. Incenerire è un business, ecco perché si predilige. Il riciclo invece oltre a tutelare la salute dei cittadini crea posti di lavoro. Se vogliono farvi sembrare scomodo il tutto è solo perché riempire questo aggeggio e bruciare tutto fa riempire le tasche di pochi e i polmoni di tumori a tanti. Mio suocero tornò di casa a poche centinaia di metri. Ha pagato in quel modo. Da quel giorno gli ho giurato guerra. Notate bene, si accende la notte. Perché se capitate vicino mentre è in funzione, vi accorgete quanto male respirate. Bocca amara, aria pesante. Le polveri sono da smaltire poi nei siti preposti, mica roba da nulla. E la notte, mentre lui vomita veleno, la gente dorme. Così nessuno ci pensa. Tanto sono quartieri popolari mica zone bene, quelle sono a sud (non a caso!). Avere una coscienza sul tema è mettere alle corde il capitale e rendere giustizia ai tanti cari e agli amici seppelliti nel corso della vita. Colleghiamo causa ed effetto. E la differenziata avrà il senso che deve avere, strettamente connessa alla lotta per un mondo migliore. Nel socialismo si produce per redistribuire con criterio. Non per speculazione.
Ah… lo dovevano spegnere i cinque stelle. È sempre lì. Se ne parla domai.
Capiamolo, se non per noi, per chi verrà… #rifiutizero #noinceneritore”