Bruciati (BL): Lonzi, basta con lo scaricabarile
“Dopo mesi di colpevole silenzio il dibattito intorno al futuro della Lonzi è tornato a farsi sentire e, come sempre, insieme al dibattito è ripartito anche il gioco dello scaricabarile di responsabilità tra amministrazione comunale e regionale.
Un botta e risposta in cui il Sindaco Nogarin e il consigliere regionale Gazzetti hanno continuato nella loro opera di distrazione di massa, paventando, come avviene ormai da dieci anni a prescindere dai colori politici, la delocalizzazione del sito senza alcun tipo di progetto concreto.
Sollecitati dalle giuste domande poste dal coordinamento provinciale rifiuti zero, in particolare in merito alla possibilità dell’ente regionale di revocare le autorizzazioni in conseguenza di gravi infrazioni e reiterate violazioni (come recita il decreto legge del 2006) e da sempre sostenitori della necessità di mettere in condizioni i cittadini della zona Via del Limone di vivere senza un insediamento produttivo del genere, ci sembra doveroso spostare i termini della discussione su binari più concreti.
Il Sindaco parla di paletti, Gazzetti di nuovi progetti di delocalizzazione. Entrambi sfuggono però a quella che secondo noi è l’unica soluzione possibile: la chiusura definitiva del sito, senza delocalizzazioni che andrebbero a sfavorire altri cittadini e altri territori, e l’assorbimento dei lavoratori e delle lavoratrici, viste le competenze, in altre aziende municipalizzate a partire da AAMPS che in questo modo potrebbe a sua volta internalizzare i servizi relativi a Lonzi e Rari, progettando poi, ad indagine conclusa, la bonifica e la liberazione dell’area.
Una soluzione più che praticabile soprattutto adesso che il sito è posto sotto sequestro dalla magistratura.
Una soluzione coraggiosa che risolverebbe una volta per tutte una questione che si trascina da decenni.
Chiariamo che l’indagine della magistratura e il sequestro dell’area non impediscono ai gestori dell’azienda di chiedere il rinnovo delle autorizzazioni previste.
Tuttavia è compito della politica fare delle scelte chiare e tutelare al massimo in primo luogo gli interessi pubblici.
In tal senso la conferenza dei servizi prevista per il 30 agosto, mettendo al tavolo tutti i soggetti chiamati a esprimersi sulla questione, può essere un’occasione importante per mettere un punto fermo e concreto dopo decenni di buoni propositi senza concretezza.
L’indagine emersa alla fine del 2017 ha scoperchiato una pentola bollente. Tocca adesso alla politica ( regionale e locale) scegliere cosa fare. Noi la soluzione, come sempre con coraggio, l’abbiamo proposta”.
Marco Bruciati
Consigliere Comunale Buongiorno Livorno