Bruciava rifiuti nel piazzale dell’azienda: denunciata piombinese per illecito smaltimento di rifiuti non pericolosi
Piombino (Livorno), 15 maggio 2022
Il fumo scuro che nella mattina di giovedì scorso si alzava nei pressi della stazione di Vignale – Riotorto, in comune di Piombino (LI) era visibile anche lungo la variante Aurelia ed è stato segnalato alla Stazione dei Carabinieri Forestali di Venturina.
I militari, recatisi sul posto, hanno rilevato che era in corso l’abbruciamento di rifiuti non pericolosi, nella resede di una nota attività commerciale della zona.
Residui di imballaggi in plastica, cartone e legno, compresi materiali ferrosi, invece di essere smaltiti correttamente e magari avviati al recupero o al riciclo erano stati incendiati, con il conseguente rilascio in atmosfera di inquinanti.
La titolare dell’impresa commerciale, una piombinese di 56 anni, è stata quindi denunciata per illecito smaltimento di rifiuti non pericolosi.
Dovrà ora smaltire correttamente i residui della combustione e pagare una sanzione amministrativa di 6.500 euro.
Bruciare rifiuti al fuori degli impianti specializzati è un’attività illecita che rilascia sostanze inquinanti nell’atmosfera e nel suolo, oltre a comportare evidenti pericoli per il propagarsi di eventuali incendi se l’abbruciamento non viene condotto in condizione di totale sicurezza.
La normativa non consente di smaltire con il fuoco neanche i residui delle potature e degli sfalci nei giardini.
Non costituisce smaltimento di rifiuti in base alle norme ambientali solamente il raggruppamento e abbruciamento in piccoli cumuli di massimo 3 metri steri al giorno per ettaro nei pressi dei luoghi di produzione, di residui di sfalci e potature, ma configura una normale pratica agricola consentito per all’utilizzo delle ceneri come concime o ammendante.
Questa pratica tuttavia riguarda la gestione dei terreni agricoli, non è ammessa nei giardini ed è vietata nei periodi di dichiarato rischio per gli incendi boschivi e comunque in presenza di vento.