Buongiorno Livorno: “Impianto Eni, la storia (in)finita”
Livorno 10 gennaio 2021 – Buongiorno Livorno: “Impianto Eni, la storia (in)finita”
“Martedì mattina il Sindaco Salvetti ha convocato una conferenza stampa per ricostruire il percorso del progetto di riconversione della raffineria di Stagno; sul quale questa amministrazione ha sempre avanzato perplessità.
Fumoso e poco convincente – tanto rispetto agli impatti ambientali quanto al futuro a lungo termine del polo industriale di ENI sul nostro territorio – il progetto ha oltretutto, con ogni evidenza, possibili ricadute negative sull’occupazione.
La Regione Toscana, tuttavia, ai tempi della presidenza Rossi, aveva già sottoscritto:
un accordo in merito con ENI e ALIA (azienda dei rifiuti della piana fiorentina), proprio per realizzare un gassificatore per la lavorazione delle plastiche provenienti dalla raccolta dei rifiuti di quella zona.
L’attuale presidente Giani, peraltro, già in campagna elettorale aveva ribadito la propria volontà di realizzare quell’impianto sul nostro territorio “a tutti i costi”, arrivando persino a tirar fuori il suo carrarmato dal garage.
Insomma, un progetto da subito al centro di gravi critiche, sia dal mondo ambientalista che da molte forze di opposizione, tra cui Buongiorno Livorno.
I sindaci di Livorno e Collesalvetti non hanno sottoscritto il protocollo e hanno espresso le loro perplessità; tanto più in merito alla poca chiarezza e trasparenza del progetto.
Il Sindaco Salvetti ci dice che:
nell’incontro del 30 dicembre a Roma, presenti Giani e i vertici ENI, ha avuto rassicurazioni in merito alla riconversione in bioraffineria tramite un impianto che produrrà biodiesel HVO (Hydrotreated Vegetale Oil, olio vegetale idrotrattato), mantenendo il comparto di produzione dei lubrificanti, il che potrebbe garantire i posti di lavoro attuali
A domanda diretta il Sindaco e l’Assessore Simoncini rispondono che:
il Protocollo Regionale sottoscritto con ENI non è stato annullato: ma hanno la parola di Giani e dell’Assessora Monni che i rifiuti della piana saranno “trattati” in altro luogo.
Si presume che l’impianto non utilizzerà olio di palma, dato che Eni ha detto al Sindaco che entro il 2023 smetterà di utilizzarlo per gli enormi danni ambientali provocati in questi anni e perché le nuove direttive europee ne vieteranno l’utilizzo entro il 2030
Si presume, già, perché non ce n’è alcuna certezza.
La realizzazione dell’impianto livornese, infatti, se tutto va bene, non inizierà prima del 2024:
così dice il PNRR (scheda componente M2C1 “Rivoluzione verde e transizione ecologica – Impresa Verde ed Economia Circolare, punto 2.4 – Progetti per la produzione di combustibili alternativi e/o biopolimeri”) nella bozza del 29 dicembre 2020.
Nello stesso documento, però, troviamo di nuovo e sempre anche il famigerato gassificatore:
Salvetti immagina, dice, che lo abbiano inserito e tenuto perché ENI, se otterrà il finanziamento, vuole realizzarlo: ma dove? Non si sa.
Noi di Buongiorno Livorno accogliamo con favore queste notizie ma crediamo che alla fine quel che conta sono gli atti, nero su bianco.
Finora, sia a livello regionale che ministeriale, il progetto di rigassificazione nell’area ENI di Stagno è ancora in piedi.
Tutta la città dovrebbe unirsi per chiedere che essi vengano riconosciuti come superati e quindi annullati e che, come l’azione amministrativa e politica richiede, nuovi documenti sanciscano il cambio di rotta.
La città dev’essere informata e coinvolta nel progetto, per garantire la ricerca di una soluzione che sappia conciliare le scelte industriali di ENI e il diritto alla salute e alla sicurezza di chi lavora e abitano nel territorio livornese.
Altrimenti è solo aria fritta: e, forse, ancora con olio di palma”.