Buongiorno Livorno: “Porto di Livorno non porto d’armi”
“Porto di Livorno non porto d’armi”, l’intervento di Buongiorno Livorno
“Nel nostro porto è arrivata una nave con carico di armi ed esplosivi, destinati al porto di Ashdod in Israele.
Non è la prima volta che nel nostro porto transitano le armi; anzi il traffico di armi nel nostro scalo è un traffico più che consolidato, anche per la
presenza, a pochi chilometri di distanza dal della base militare statunitense Camp Darby.
Con l’arrivo della nave, contenente armi; il sindacato Sindacato Usb Livorno ha deciso di avviare una campagna di sensibilizzazione con i lavoratori del porto di Livorno, affinché l’esempio dei portuali genovesi, di non caricare armi sulle navi, possa essere replicato anche nel nostro porto.
Questo gesto oltre che applicare concretamente la nostra Costituzione, che nell’art. 11, ripudia esplicitamente la guerra, significa compiere una scelta etica, opponendosi fattivamente a qualsiasi conflitto.
Il traffico di armi nel nostro porto, fa emergere sia un problema di sicurezza per i lavoratori e le lavoratrici, che per l’intera popolazione. Basta ricordare il
disastro che accadde ad aprile dello scorso anno nel porto di Beirut, oltre che danni ambientali che esso produce.
Come Bl ci opponiamo fermamente a qualsiasi guerra, e ci opponiamo altrettanto fermamente al fatto che nel nostro porto continuino a transitare armi ed esplosivi che sono strumenti di morte e distruzione.
Sosteniamo quindi:
l’iniziativa del sindacato Usb, e tutti i lavoratori, oltre che tutti i cittadini che intenderanno prendere una posizione contro le guerre e il traffico di armi nel nostro porto”.