Buongiorno Livorno: “Tuteliamo il nostro lungomare. Chiediamo cura, rispetto e sicurezza”
L’intervento di Buongiorno Livorno sul lungomare e i suoi cambiamenti. Durante le vacanze natalizie la zona che va dall’acquario allo scoglio della Regina vede la presenza di un cantiere stradale che dovrebbe riguardare i lavori relativi alla “riqualificazione del controviale”.
Il progetto fu approvato dalla giunta comunale della precedente amministrazione ad inizio 2018 per una spesa di 1.670.000 euro.
Oggi come allora ci troviamo di fronte ad un progetto e ad un cantiere calati dall’alto, senza la partecipazione dei cittadini e delle numerose attività, balneazione, circoli nautici, commercio.
Non risultano informazioni sui dettagli degli interventi, sulla durata dei lavori, sull’organizzazione e la sicurezza del cantiere, sulle modifiche agli accessi e agli spostamenti che ne potranno derivare, per i residenti, per chi parcheggia sul controviale, per le attività balneari e ricettive, per i circoli nautici e sui parcheggi alternativi.
La soprintendenza diede il parere positivo al progetto di riqualificazione dato che il lungomare nella sua interezza è considerato una bellezza naturale e l’auspicio è che si tratti di un parere dettato dalla necessità di tutelare il paesaggio e restaurare il verde e l’arredo in continuità con la terrazza e nel rispetto del carattere storico balneare e delle attività legate al mare presenti.
Ma di quali lavori si tratta è di difficile comprensione visto che attualmente il cantiere non presenta indicazioni sulle tempistiche, sugli importi e quant’altro necessario e a norma di legge.
Ricordiamo che quel tratto di passeggiata è profondamente cambiato dai primi anni del 2000 ad oggi, tramite una serie di interventi molti dei quali si sono rivelati fallimentari.
Si pensi alle baracchine demolite, al viale delle palme con crolli di alberature e tagli, alla impermeabilizzazione eccessiva, alla mancanza di interventi di cura del verde storico, alla cementificazione della passeggiata per creare parcheggi proprio sul mare, al cosiddetto “cazzotto in un occhio” dell’enorme cantiere azzurro che fa da sfondo, alla pericolosità degli attraversamenti con numerosi incidenti gravi e mortali. Un tratto di città che sembra non trovar pace.
Dal 2018 si susseguono gli annunci sul progetto ma allo stato attuale il tratto Acquario-Bellana si presenta “indecoroso”: da una parte i resti abbandonati delle demolizioni delle baracchine, proprio davanti allo Scoglio della Regina, dall’altra un cantiere avviato con transenne accantonate qua e là, enormi tubazioni appoggiate lungo la strada, materiali da costruzione e macchinari addossati in malo modo, senza rispetto per le alberature e per il verde e con scarsa sicurezza per il passaggio delle persone e per l’accesso alle attività commerciali, nautiche, agli uffici del polo di ricerca.
E pensare che lo stesso progetto fu presentato come un’operazione di decoro – termine sempre poco utile a nostro avviso quando si parla di città e di qualità degli spazi, specie se si è trattato di un progetto a cui i cittadini non hanno partecipato attivamente.
E’ necessario che si intervenga quanto prima affinchè sia realizzato un cantiere degno del waterfront storico cittadino, sistemato in modo consono e rispettoso dell’ambiente – oggi esistono molti modi per mascherare e minimizzare gli impatti- e che sia organizzato in modo da facilitare gli accessi alle attività commerciali, balneari, nautiche, sportive, e dei servizi presenti, poichè si tratta di uno dei luoghi maggiormente frequentati da famiglie e giovani.
Riteniamo necessario in questa fase informare maggiormente i cittadini tramite planimetrie e simulazioni che illustrino come cambierà il lungomare e anche chiarire le tempistiche di fine lavori per capire se e come tali interventi andranno ad intaccare la stagione balneare e come andranno ad impattare sulle attività commerciali di tutto il viale Italia, che già dalla primavera è frequentatissimo da giovani, famiglie e turisti, in modo da intervenire affinchè tali problemi siano risolti per tempo e in modo adeguato.
Altre volte siamo intervenuti come forza politica su questo tratto di mare poichè riteniamo che il tema del waterfront urbano sia di fondamentale importanza per la nostra città e che vada affrontato in modo complessivo e soprattutto mirato a sviluppare la vocazione balneare e marittima attraverso una molteplicità di attività e strutture pubbliche che dovrebbero essere valorizzate, qualificate, mentre si è andati nella direzione opposta con demolizioni, chiusure di accessi, scarsità di iniziative e spazi per i giovani e le famiglie sia in termini di sensibilizzazione al tema delle plastiche ed educazione al mare, allo sport, alla vela, sia sul piano lavorativo per la nascita di servizi e iniziative imprenditoriali e turistiche.
Ci chiediamo se e come il progetto del lungomare sia stato inserito in un quadro più ampio di valutazione dei miglioramenti che apporterà alle attività e allo sviluppo socio-economico o se sia solo un’operazione “decoro”: speriamo nella prima soluzione, poichè la posta in gioco è alta e sommare errori ad errori diventa poi un sequenza esponenziale, mentre c’è bisogno di legare tra loro tutte le attività presenti e di rafforzarle dotandole dei servizi necessari, anche in chiave di ecosostenibilità.