Cronaca 13 Febbraio 2018

BuongiornoLivorno e l’ex Teatro Lazzeri: “un edificio abbandonato”

“Patrimonio artistico livornese: Ex Teatro Lazzeri 
L’edificio dell’ex “Cinema Teatro Lazzeri — di proprietà privata — ha una storia molto contradditoria, che però segue un filone lineare: quello della cultura. Alla fine del 1800 era un caffè letterario che ospitava molto spesso Pascoli e Carducci; dagli anni ‘20 del novecento diventerà poi un cinema, che dopo la seconda guerra mondiale si renderà protagonista della diffusione del neorealismo; dopo una parentesi di cinema “a luci rosse”, tra gli anni ’70-‘90, chiuse i battenti. Nel 2007, dopo un periodo di degrado di circa quindici anni, fu ristrutturato e trasformato in libreria, fallita poi nel 2015, che ha sancito la chiusura della struttura e l’abbandono della stessa.

La Costituzione italiana nell’articolo 42 ci parla di come la proprietà privata è garantita dalla legge per assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti, ma ad oggi l’ex “Lazzeri” non rappresenta tutto ciò. Di fatto è un edificio di proprietà privata, inutilizzato, abbandonato a se stesso, e di conseguenza non fruibile dalla collettività. Collocato nel centro di Livorno, dovrebbe essere il fiore all’occhiello di questa città come luogo di scambio culturale e sociale, tra concittadini.

Questo patrimonio culturale nel raggio di un chilometro ha tre scuole superiori, una scuola media, una scuola elementare ed il mercato centrale, quindi dovrebbe rappresentare quel bene comune che promuove uno scambio intergenerazionale tra giovani ed adulti, accessibile a tutti. Inoltre la vicinanza con il Cisternino di Città (finalizzato in particolare alle tematiche della partecipazione, dei beni comuni e delle politiche giovanili) potrebbe stimolare progetti e attività comuni.

Le varie amministrazioni cittadine, susseguitesi negli anni, non hanno mai dato rilevanza a tale struttura, ponendo l’attenzione sui limiti della sua natura di proprietà privata. Ma noi ci domandiamo come può un palazzo storico livornese essere inutilizzato, per anni e anni, senza che le varie giunte comunali abbiano interpellato i proprietari, sottolineando il fatto che non è possibile “tenere in ostaggio” un luogo così ricco di storia labronica e attivandosi per intraprendere altre soluzioni e prospettive di fruibilità e di ricadute positive per il territorio?”

Davide Vicari – Buongiorno Livorno