Cadavere a pezzi nel bresciano, “Uccisa durante un gioco erotico”. L’assassino ha confessato
La vittima identificata come Carol Maltesi, in arte Charlotte Angie, milanese nota nel mondo dell’hard
Ha confessato ed è stato sottoposto a fermo Davide Fontana, il presunto responsabile dell’omicidio di Carol Maltesi; la donna ritrovata cadavere e fatta a pezzi a Borno, nel Bresciano, una settimana fa.
L’uomo, 43 anni, è un amico e vicino di casa della vittima, identificata appunto come Carol Maltesi, 25 anni; in arte Charlotte Angie, milanese nota nel mondo dell’hard.
L’uomo ha confessato la scorsa notte ai carabinieri durante un interrogatorio durato tre ore. Domani mattina in carcere a Brescia, davanti al gip Andrea Corvi, ci sarà l’interrogatorio di convalida del fermo.
Nel corso della sua confessione il presunto assassino ha detto di aver ucciso Carol Maltesi durante un gioco erotico e di averla colpita con un martello, a gennaio scorso. “Poi non ho più capito nulla” ha aggiunto. L’uomo ha anche detto di aver comprato un congelatore apposta per nascondere i resti della donna. Congelatore che ha installato nell’abitazione della vittima.
Il cadavere è stato tenuto nel congelatore, fatto a pezzi e poi gettato in un dirupo. Poi è stato trovato il 21 marzo scorso in alcuni sacchi neri. L’accusa per il presunto assassino, Davide Fontana, impiegato di banca nel Milanese, è di omicidio volontario aggravato, distruzione e occultamento di cadavere. Ha confessato l’omicidio, la distruzione del cadavere e l’occultamento, prima dell’arrivo del suo legale.
Le indagini. Lo scorso 20 marzo l’auto intestata a Carol Maltesi era transitata proprio in territorio di Borno, condotta da un uomo. Poi, ieri, l’uomo, amico e vicino di casa della vittima, si era presentato ai carabinieri per fornire informazioni sulla donna scomparsa, “offrendo circostanze che subito si rivelavano contraddette dalle emergenze investigative fino a quel momento acquisite”, spiega chi indaga. Il magistrato e i carabinieri, che nel frattempo avevano raccolto elementi che collocavano Fontana nel territorio di Borno la mattina di domenica 20, lo hanno sottoposto ad una serie di contestazioni, anche in sede di formale interrogatorio, nel corso della notte alla presenza del difensore. L’uomo alla fine ha deciso di confessare. L’omicidio e la distruzione del cadavere è avvenuto a Milano mentre solo l’occultamento è avvenuto a Brescia. Dopo l’interrogatorio di convalida il fascicolo passerà per competenza al tribunale milanese
I due erano vicini di casa e avevano avuto una relazione. Fontana ha raccontato che nessuno in questi mesi ha cercato Charlotte Angie. “Solo la mamma con alcuni messaggi whatsapp e l’ex compagno sempre con messaggi. Al telefono nessuno” ha detto il 43enne che ieri sera alle 22.39 è entrato nella caserma dei carabinieri a Brescia da uomo libero e ne è uscito da fermato finendo in carcere. Da gennaio ad oggi ha utilizzato il telefono della vittima. “Ho pagato anche l’affitto di casa sua” ha detto
Fonte Ansa