Calci e pugni agli agenti, 20enne tunisino con obbligo di espulsione fermato col taser. “Già libero” con obbligo di firma
Rosignano Solvay (Rosignano Marittimo, Livorno) 10 febbraio 2025 Calci e pugni agli agenti, 20enne tunisino con obbligo di espulsione fermato col taser. “Già libero” con obbligo di firma
La Polizia di Stato di Livorno arresta un giovane di 20 anni per resistenza, violenza, lesioni e minacce a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato.
Nel tardo pomeriggio di giovedì 6 febbraio gli agenti della Volante del Commissariato della Polizia di Stato di Rosignano Solvay, durante l’ordinario servizio di pattugliamento, si avvicinavano a due uomini, nei pressi di un bar nel centro abitato, per procedere al loro controllo.
Uno dei 2 reagiva violentemente al controllo di polizia, scagliandosi con calci e pugni contro gli Agenti e danneggiando l’auto di servizio.
Per interrompere l’azione violenta del giovane, i poliziotti si sono visti costretti ad utilizzare il dispositivo “Taser” per immobilizzarlo.
Vista l’agitazione del soggetto sono intervenute sul posto anche una Volante del Commissariato di Cecina ed una pattuglia dei Carabinieri di Cecina.
Durante il trasporto in Questura sulla Volante l’uomo, sebbene ammanettato ed assicurato con la cintura di sicurezza, ha più volte tirato calci allo sportello della macchina e al vetro, danneggiandone la struttura, continuando a inveire e minacciare gli agenti
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L’uomo, un ventenne di cittadinanza tunisina, senza fissa dimora ed occupazione, con numerosi precedenti per reati in materia di stupefacenti, armi, reati contro il patrimonio e resistenza a pubblico ufficiale, e già colpito da provvedimento di espulsione, è stato tratto in arresto per resistenza, violenza, lesioni e minacce a pubblico ufficiale, e danneggiamento aggravato.
Sono in corso ulteriori indagini per chiarire la posizione dell’altro individuo presente al momento del controllo, che durante le fasi concitate dell’arresto si è dileguato.
La mattina del 7 febbraio, su richiesta del PM di turno, l’Autorità Giudiziaria, nell’udienza direttissima, ha convalidato l’arresto e disposto per l’uomo l’obbligo di firma.
Va precisato che il procedimento penale non è ancora definito e, pertanto, le contestazioni dovranno essere ulteriormente verificate nell’eventuale giudizio. Solo una sentenza definitiva di condanna potrà far ritenere colpevole l’indagato