Calci e pugni alla porta della caserma dei Carabinieri e minacce, arrestato lucchese
Prende a calci e pugni la porta della caserma dei Carabinieri, li insulta e li minaccia: arrestato 30enne lucchese
Livorno – Nel primo pomeriggio di ieri, mercoledì 26 giugno, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Livorno, hanno arrestato un 30enne di Lucca per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, oltraggio a pubblico ufficiale e danneggiamento.
L’uomo, già denunciato nella notte dagli stessi Carabinieri di Livorno, sempre per resistenza e minacce a pubblico ufficiale, nella mattinata di ieri, in evidente stato di alterazione, si era recato c/o l’abitazione di una donna di circa 80 anni, bussando veementemente alla sua porta, senza una ragione specifica, quasi come se volesse buttarla giù.
In questa occasione i Carabinieri intervenivano tempesticamente e lo conducevano in caserma al fine di evitare che potesse recare danno a cose e persone, o anche a se stesso. Nella sede dei Carabinieri veniva visitato dal personale del 118 che non riteneva lo stato di alterazione tale da richiedere un trattamento sanitario obbligatorio.
L’80enne non riteneva comunque di procedere a querelare il giovane lucchese, che pertanto veniva rilasciato.
L’uomo appena rilasciato dava nuovamente in escandescenza fuori dalla caserma di Viale Fabbricotti. Si avvicinava all’ingresso pedonale dove, anche adoperando lo zaino in suo possesso, colpiva con calci e pugni la porta d’ingresso e i vetri blindati circostanti. Subito dopo trascinava una transenna verso la porta della caserma con l’intenzione di colpirla.
I militari dell’Arma intervenivano impedendo che portasse a termine l’opera e lo bloccavano. A quel punto il lucchese non solo opponeva resistenza ai militari, ma iniziava ad inveire contro di loro minacciando sia gli operanti, che l’integrità della caserma stessa, in un evidente e crescente stato di alterazione.
Si rendeva anche necessario evacuare la sala d’attesa della Stazione Carabinieri per l’incolumità dei civili presenti.
I Carabinieri procedevano dunque all’arresto dell’uomo che, dopo aver trascorso la notte in camera di sicurezza, nella giornata odierna, a seguito della convalida dell’arresto, veniva sottoposto alla misura del divieto di dimora nel Comune di Livorno e pertanto allontanato dalla città.