Cambia la morfologia labronica, nella notte scoperte nuove colline. Servono urgentemente telecamere nascoste
Gli scaricatori abusivi continuano a prendere in giro Aamps e istituzioni
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Discarica a cielo aperto in via dei Pelaghi: “Ora basta, siamo alla disperazione”
In via dei Pelaghi la pazienza è finita. Dopo anni di segnalazioni, appelli e pulizie straordinarie, la situazione ha ormai superato ogni limite di tollerabilità. “Siamo alla disperazione – denunciano i cittadini – altro che arrabbiati, siamo infuriati. È una vergogna che si ripete ciclicamente e che nessuno sembra voler fermare una volta per tutte”.
Lo scorso 30 maggio il piazzale era stato completamente ripulito per l’ennesima volta, con l’intervento di due camion per sgomberare l’area dai rifiuti. Ma non è durato nemmeno tre settimane. Il 16 giugno sono riapparsi i primi materiali abbandonati, il 19 giugno si è registrato un nuovo deposito e il 22 giugno un ulteriore incremento della sporcizia. Fino ad arrivare ad oggi, 26 giugno, con l’ennesimo, devastante scempio.
Nella notte, ignoti hanno scaricato decine di metri cubi di rifiuti: mobili, poltrone, materassi, frigoriferi, cucine smontate, lavastoviglie, forni, sacchi neri, calcinacci, plastica. Le collinette di immondizia hanno letteralmente ricoperto l’asfalto, nascondendosi perfino sotto gli alberi che costeggiano l’area. Un panorama indegno per una città civile.
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“È una discarica a cielo aperto che si rigenera ogni volta come se niente fosse. Ma qualcuno dovrà pur intervenire. Il decoro urbano è andato, la salute pubblica è a rischio e – cosa che molti dimenticano – tutto questo ha un costo. La rimozione dei rifiuti è pagata dai cittadini tramite la Tari. In pratica veniamo doppiamente beffati: prima da chi abbandona i rifiuti e poi da chi dovrebbe impedirlo ma non lo fa”.
C’è chi ironizza, chi fotografa, chi denuncia da mesi (o anni). Ma c’è anche chi lancia un appello diretto e durissimo al sindaco Luca Salvetti: “Basta farci prendere per il “c” da incivili. Salvetti, agisci in maniera definitiva”.
Nel frattempo, la zona di via dei Pelaghi resta ostaggio dell’incuria e dell’inciviltà. E l’ultima speranza è che qualcuno, questa volta, ascolti davvero.
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