Cambiamenti climatici: cuneo salino in falde potabili, gli effetti sui vegetali
Il Corner di Economia Circolare alla Biblioteca Bottini dell’Olio di Livorno
Progetto ULTIMATE H2020
Livorno 7 settembre 2024 – Cambiamenti climatici: cuneo salino in falde potabili, gli effetti sui vegetali
Il Consorzio Aretusa negli ultimi mesi ha condotto presso la biblioteca “I Bottini dell’Olio” di Livorno, un piccolo esperimento all’interno del Corner di Economia Circolare per dimostrare “visivamente” gli effetti delle acque ipersaline sulle colture di pomodoro.
Uno degli effetti del cambiamento climatico è infatti anche l’accelerazione dell’intrusione del cuneo salino, ovvero; l’acqua del mare, in assenza di spinta delle acque dolci a causa delle falde sempre più basse, “invadono” il sottosuolo rendendo le falde di acqua dolce costiere (potabili) inutilizzabili a causa dell’alto contenuto di cloruri.
Questo progressivo innalzamento del livello di cloruri si ripercuote su tutto il sistema creando, tra le altre, difficoltà alle colture.
Ogni coltura ha la sua “resistenza” alle acque ipersaline, i fagioli rispondo diversamente dalle fragole, ecco; in biblioteca abbiamo testato la resistenza dei pomodori datterino scoprendo che..
Il progetto rientra nel finanziamento europeo H2020 ottenuto dal Consorzio Aretusa (ASA – Solvay Chimica Italia – Termomeccanica ecologia) chiamato ULTIMATE. Il progetto dopo 4 anni si concluderà proprio a Livorno il 7 e 8 ottobre 2024 con il Final Meeting al quale parteciperanno oltre 100 ricercatori appartenenti a 26 partner europei. www.ultimatewater.eu
“Gli studenti che affollano la biblioteca di Livorno hanno potuto assistere in questi ultimi mesi ad un piccolo esperimento didattico su un particolare aspetto legato ai cambiamenti climatici.
Senza alcuna pretesa di scientificità, abbiamo provato a dimostrare visivamente come si comportano alcune colture (Pomodoro Datterino) in presenza di acqua ad alta concentrazione
salina.
Quattro vasi contente acqua con diverse concentrazioni di sale hanno irrigato 4 piantine in vaso per oltre 2 mesi, grazie a speciali orologi in grado di “consegnare” la stessa quantità di acqua ad una
particolare ora del giorno. Speciali lampade di crescita hanno riprodotto le radiazioni solari utili allo sviluppo delle piantine.
Prevedibili i risultati: mentre la piantina irrigata con acqua di rubinetto si è correttamente sviluppata, le altre tre piante hanno mostrato “segnali di stanchezza” man mano che aumentava la
concentrazione di sale presente nella soluzione.
Così la pianta n. 4 irrigata con acqua con conducibilità pari a 9.600 microSiemens/cm a 22,8 °C (1/8 acqua di mare, il resto acqua potabile) non ha dimostrato particolare fatica, crescendo fino a 85
cm al termine dei due mesi e sviluppando 18 ramificazioni,
La pianta n. 3 irrigata con acqua con conducibilità pari a 16.190 microSiemens/cm sempre a 22,8 °C (¼ acqua di mare, il resto acqua potabile) è riuscita a crescere fino a 70 cm sviluppando 11 ramificazioni.
Il progetto prevedeva anche speciali umidificatori per mantenere le condizioni ambientali ideali alla crescita delle piantine.
Diversa la sorte della pianta n. 2, irrigata con acqua avente conducibilità pari a 27.600 microSiemens a 22,8 °C (possiamo immaginare metà acqua di rubinetto e metà acqua di mare).
Questa non è riuscita a svilupparsi in altezza fino a morire prima del termine dell’esperimento.
Quale il messaggio che volevamo raccontare: i territori costieri sono da anni soggetti ad un fenomeno noto come “cuneo salino”. Le acque del mare riescono a penetrare nel sottosuolo inquinando le acque dolci a tal punto che molti pozzi costieri non sono più utilizzabili come fonte idropotabile o per irrigare. Lo stress sui terreni e sulle piante è tale che alcune colture non possono essere più coltivate in queste aree.
Non siamo i primi a raccontarlo e ci sono numerosi studi in tal senso. Noi abbiamo provato a semplificarlo e farlo vedere a tutti”.