Camera di Commercio: “Fabbisogni occupazionali, Crescono le possibilità di assunzione per laureati e diplomati”
Fabbisogni occupazionali 2022: superati i livelli pre covid del 2019, aumentano sensibilmente le difficoltà di reperimento dei candidati
Crescono le possibilità di assunzione per laureati e diplomati e, più in generale, per i giovani under 30. Sale la percentuale di entrate corrispondenti a “nuove figure professionali” ovvero profili professionali non presenti in azienda
Nel 2022 le entrate previste nelle imprese in provincia di Livorno sono risultate pari a 32.900 con un incremento del 23,2% rispetto al 2021. Nel complesso, il tessuto imprenditoriale livornese ha mostrato una buona dinamicità sul mercato del lavoro, tanto che la quota di imprese con programmi di assunzione ha raggiunto il 64%; percentuale questa maggiore di quella riscontrata in Toscana (60,2%) e Italia (59,6%) ma soprattutto superiore, seppur di poco, a quanto registrato nella provincia nel 2021 (63%). Si tratta di una progressione positiva, in linea con il trend regionale e nazionale, che per Livorno significa il superamento dei livelli pre Covid.
Al contrario però, continuano a peggiorare sensibilmente le difficoltà di reperimento dei profili ricercati: la quota di introvabili è cresciuta in un anno di oltre 10 punti percentuali arrivando a quota 38,2% per il totale entrante ed al 42,3% per i giovani al di sotto dei 30 anni. Nel complesso, la motivazione prevalentemente addotta dalle imprese consiste nella presenza di un numero fortemente ridotto di candidati.
In generale, le figure professionali più difficili da trovare sono: Specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali; Tecnici delle scienze quantitative, fisiche e chimiche; Altri specialisti dell’educazione e della formazione; Tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi; Operai di macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche e simili e Addetti a macchinari fissi per l’industria alimentare.
Come nel 2021, le figure professionali più richieste continuano ad essere: Addetti nelle attività di ristorazione, Personale non qualificato nei servizi di pulizia, Addetti alle vendite e Conduttori di veicoli a motore. Tra queste professioni, si rileva particolare problematica per le imprese la ricerca di Addetti nelle attività di ristorazione (difficili da reperire nel 42,2% dei casi) e Conduttori di veicoli a motore (irreperibili in un caso su due).
Le competenze trasversali sono sempre più al centro dei processi di recruitment. Tra le soft skill più richieste risultano ormai indispensabili per l‘assunzione le seguenti: flessibilità e adattamento, saper lavorare in gruppo ed in autonomia, problem solving e attitudine ad un’operatività tesa al risparmio energetico ed alla sostenibilità ambientale. Altrettanto richieste nella maggioranza delle entrate 2022 anche la capacità di comunicare in italiano e in lingua straniera le informazioni dell’impresa e le competenze digitali.
Queste sono alcune delle tendenze che emergono dal Rapporto Excelsior elaborato dal Centro Studi e Servizi – Azienda Speciale della CCIAA della Maremma e del Tirreno – relativo ai fabbisogni occupazionali previsti delle imprese dell’industria e dei servizi, con sede in provincia di Livorno nel 2022. Il documento approfondisce i principali risultati dell’indagine condotta attraverso il Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal.
Il commento del Presidente della Camera di commercio Riccardo Breda
“I dati Excelsior inducono a ritenere che la presenza delle giuste e adeguate competenze nel mercato del lavoro abbia assunto ormai i connotati dell’emergenza. Un’appropriata disponibilità di capitale umano, quantitativamente e qualitativamente parlando, è del resto un fattore imprescindibile per lo sviluppo e la competitività del sistema imprenditoriale e dell’intera economia.
Le transizioni gemelle, green e digitale, in corso implicano del resto importanti e rapidi cambiamenti, maggior complessità delle figure professionali necessarie e forti interconnessioni reciproche. E’ necessario pertanto trovare le giuste strategie per consentire alle imprese ed alle risorse umane di affrontare il cambiamento nei tempi e nei modi necessari, ripensando i percorsi di formazione, up skilling e re-skilling.
Una risposta a questo può arrivare dagli Istituti Tecnici Superiori, anche se ancora poco conosciuti e compresi nelle loro potenzialità, sia da parte dei giovani sia delle imprese. Con la recente riforma, gli ITS sono entrati a fare parte integrante del sistema terziario di Istruzione tecnologica superiore. Ad essi è assegnato il compito di sostenere lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo del Paese, nonché la diffusione della cultura scientifica e tecnologica. In tutto ciò il sistema imprenditoriale avrà un ruolo chiave in quanto le imprese non si limiteranno a “partecipare” ma saranno alla guida del cambiamento: il 60% dei docenti impiegati nell’ITS dovrà provenire infatti dalle imprese.
Il sistema camerale, da sempre a fianco delle imprese, farà anche in questo caso la sua parte. In quest’ottica, la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno ha predisposto un bando rivolto agli Istituti secondari di secondo grado statali delle province di Livorno e Grosseto, per incentivare la progettazione e la realizzazione di progetti ed iniziative in ambito ITS Accademy, attraverso l’erogazione di “voucher”.
Inoltre, proprio nella consapevolezza del complesso processo di trasformazione in corso, sia nelle imprese sia nel mondo delle professioni, la Camera ha deciso di dedicare un focus specifico al tema del lavoro in occasione della prossima Giornata dell’economia.”