Cronaca 28 Gennaio 2019

Camp Darby, interrogazione parlamentare di Sinistra Italiana

“La Federazione di Livorno di Sinistra Italiana ed il Circolo Territoriale SI Livorno Collesalvetti comunicano che in data 22 gennaio 2019 è stata depositata alla Camera dei Deputati da Nicola Fratoianni Segretario Nazionale di Sinistra Italiana, al Ministro della Difesa in merito ad informazioni volte a chiarire l’intenzione di creare una sorta di hub delle armi che, giunte al porto di Livorno, vengono stoccate a Camp Darby e poi smistate via acqua, ferro e gomma per le attività militari Usa.

Tali attività, fanno temere anche per la sicurezza della popolazione e spaventa l’idea che enormi carichi di armi viaggino su una linea ferroviaria ordinaria che dalla Base Nato lungo il Canale dei Navicelli confluirà nel Canale Scolmatore per poi confluire in mare al Porto di Livorno attraversando una porzione di città nell’area nord, vicina a ad una zona densamente abitata e ad impianti ad alta pericolosità come depositi di gas.

Come è noto, il Porto di Livorno è classificato come porto a rischio di emergenza radiologica per la possibilità di incidenti nucleari e pertanto soggetto ad un piano di emergenza e sicurezza previsto per legge ma a oggi ancora coperto dal segreto militare.

Sappiamo che la Commissione europea ha presentato il 28 marzo 2018 il piano d’azione sulla mobilità militare, premessa per istituire un’area Schengen militare che consenta a Usa e Nato di muoversi rapidamente in Europa, senza essere rallentate da regolamenti nazionali e procedure doganali, e ravvisiamo una coincidenza nei comportamenti atta a confermare la rispondenza a tale piano.

Per questo, dopo anni di proteste organizzate da gruppi pacifisti e forze politiche di sinistra, trovano ancora voce oggi nei passaggi dell’interrogazione depositata, le speranze di veder sollevato quel velo opprimente che tiene i cittadini in stato di allarme. Quel lembo di territorio che sarebbe da salvaguardare come bene ambientale e unisce le due Provincie di Pisa e Livorno non può diventare, a prescindere dalla volontà di cittadini inermi perché tenuti all’oscuro, teatro di operazioni di guerra e punto di partenza per attività che mettono in pericolo la popolazione.

Auspichiamo una celere risposta da parte del Ministro della Difesa affinché chiarisca le posizioni che intende adottare in merito, ribadendo che la sicurezza dei cittadini delle due Provincie limitrofe, così come la nostra convinzione di vivere in un territorio di pace, sia da preservare e difendere come bene primario per il popolo di questa Nazione senza indugi”.

Esecutivo Sinistra Italiana – Federazione di Livorno