Aree pubbliche 29 Luglio 2020

Canile, Forza Italia: “Troppe domande e problematiche irrisolte”

"Perchè il Comune continua a lasciare i cani ricoverati nelle strutture non accreditate?"

Inaugurato il nuovo canile comunale La cuccia nel BoscoLivorno, 29 luglio 2020 – Il Coordinatore provinciale di Forza Italia Tenerini, insieme ad Amato (Coordinatore comunale Livorno) e Bisso (Responsabile provinciale tutela e benessere degli animali) “fanno chiarezza sul canile”.

“A causa del protrarsi della gara di aggiudicazione del servizio per la gestione del canile municipale, il Comune di Livorno ha fatto proroghe alle Convenzioni relative al Direttore Sanitario, all’Allacciatore, al Gestore Associazione ATA PC Livorno.

Chiaramente tale proroghe comportano spese aggiuntive – vedasi le relative determine – unitamente a quelle che riguardano il soggiorno dei cani nelle strutture private convenzionate.

Inoltre i canili privati convenzionati non ci risulta che siano tutti accreditati.

 

Come anche riportato nella relazione finale al progetto finanziato dalla Prefettura, al punto 2) relativo alle conclusioni, si legge: ”L’attuazione del progetto ha consentito di individuare che tre delle quattro strutture non sono più in possesso di accreditamento da parte dell‘ ASL…….In particolare non risultano accreditati il Canile Corbolone e il Canile La Perla del Tirreno; il NewDog’s garden risulta accreditato solo come canile sanitario e non come canile rifugio”.

Perchè il Comune continua a lasciare i cani ricoverati nelle strutture non accreditate e che non rispondono più alla normativa vigente?

La situazione più paradossale è che il canile, inaugurato il 9 gennaio u.s., poteva immediatamente accogliere tutti i cani affidati ai privati convenzionati e il non averlo fatto (adducendo motivazioni non credibili) non si configura come spreco di danaro pubblico?

Il Comune parla di “cani storici”: è veramente sconcertante (inizialmente era stata ventilata l’idea di lasciare nei canili convenzionati i cani più anziani). I cani non devono permanere nei canili ma questi luoghi dovrebbero essere luoghi di transito per poi essere affidati alle famiglie disponibili alle adozioni.

I “cani storici” non ci sarebbero stati se fosse stata fatta una adeguata campagna di adozione. Non è una novità che i canili privati convenzionati ostacolino le adozioni.

La relazione presentata dall’ Amministrazione Comunale alla Prefettura bene evidenzia i problemi relativi ad alcuni canili privati.

Anche gli orari di visita dei canili convenzionati sono stati sempre misteriosi e approssimativi, nonostante le precisazioni fatte nelle convenzioni. Ad oggi, il sabato e la domenica, anche al canile comunale non si accede.

Per sapere quanti cani fossero presenti nei canili abbiamo dovuto chiedere ad Asl.

 

Una giornata di promozione adozioni in luglio 2019 NON è una campagna di adozioni.

Un ringraziamento particolare all’ Associazione Alca, che con grande fatica, sempre per le reticenze di alcuni canili, è riuscita a far adottare ben 15 cani, grazie all’ offrire cibo e visite gratuite, oltre naturalmente una promozione attenta e capillare sul territorio.

Per ultimo, ma non meno importante, il Comune ha escluso dal bando tutte quelle Associazioni del territorio che da sempre offrono un ottimo servizio e sono a disposizione dei cittadini e del territorio.
A pagina 6 del Bando di assegnazione è scritto tra i “Requisiti di capacità economico finanziaria” che occorre aver effettuato prestazioni nel settore professionale nel triennio precedente al bando di gara di un importo totale almeno pari al valore annuale dell’appalto in oggetto (euro 150.000,00), fatto che esclude subito la stragrande maggioranza delle associazioni di volontariato.

Cosa ancor più inspiegabile ed incomprensibile, tra i requisiti di capacità tecnica e professionale, si legge che è necessaria, anche solo per partecipare alla gara, la presenza all’interno del proprio organico di un direttore sanitario iscritto all’ordine professionale dei medici veterinari.

Questo impedisce nei fatti non solo la partecipazione alle associazioni di volontariato, ma di qualsiasi soggetto (che non sia già gestore di canile) mentre molti più soggetti secondo gli indirizzi politici dati dovevano poter partecipare alla “gara” allo scopo di evitare “orientamenti” e permettere la concorrenza tra le aziende.

Ricordiamo che l’art. 32, comma 8, della legge della Regione Toscana n. 59 del 20 ottobre 2009 indica ai Comuni di rivolgersi ad Associazioni senza scopo di lucro e imprese sociali per la consuzione dei canili rifugio, e soltato dopo, in caso di impossibilità ad altri soggetti privati.

Le problematiche e le domande sono molte, troppe.

 

Sollecitiamo intanto l’ Amministrazione Comunale a fare chiarezza e ad intervenite immediatamente per regolarizzare tutti i cani che si trovano fuori dalla struttura comunale, a partire da quelli che sono ospitati in strutture non accreditate perchè non rispondenti alle normative vigenti.

Quello che sta accadendo ai nostri amici a quattro zampe non possiamo accettarlo, quindi attendiamo con estrema urgenza un comunicato ufficiale da parte del Comune nel quale dichiara di aver provveduto a sistemare nel canile comunale quei cani che si trovano in quei canili non accreditati”.

Chiara Tenerini Coordinatore provinciale Livorno – Forza Italia

Elisa Amato Coordinatore comunale Livorno – Forza Italia

Daniela Bisso Responsabile provinciale Tutela e Benessere degli animali – Forza Italia

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