Canone Rai, scaduto a giugno il termine per l’esenzione, focus al 2020
I contribuenti sprovvisti di una televisione e che intendono richiedere l’esenzione semestrale del Canone Rai hanno avuto la possibilità di inviare una domanda di esenzione fino allo scorso 30 di giugno; coloro i quali sono arrivati in ritardo, possono invece ottenere l’esenzione per l’anno successivo.
La richiesta può essere inviata per via telematica per mezzo del servizio predisposto dall’Agenzia delle Entrate, via posta elettronica certificata con firma digitale all’indirizzo cp22.sat@postacertificata.rai.it, oppure in forma cartacea, inviando il plico raccomandato, con in allegato una copia del documento di riconoscimento, all’indirizzo Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV Casella Postale 22 – 10121.
La corrispondenza raccomandata, risulta essere tra i mezzi di invio più affidabili, in primis per il valore legale, e perché ci si assicura l’effettivo recapito del plico grazie alla ricevuta di ritorno.
Spedire oggi una raccomandata, è diventato ancora più semplice e veloce, se si considera che grazie a servizi pratici e convenienti come quelli erogati da https://www.ufficiopostale.com/, che ha recentemente lanciato l’ App per devices Android, si può fare tutto comodamente online, redigendo la lettera di esenzione e scansionando i documenti, che saranno poi spediti, in formato chiaramente cartaceo, alla destinazione indicata.
Con la legge di stabilità 2016 è stato predisposto il pagamento del Canone Rai direttamente con la bolletta dell’energia elettrica, costringendo così alcuni contribuenti (non provvisti del televisore) a dover richiedere formalmente l’esenzione dal pagamento, che ha il valore di un anno e quindi va ripresentata se si vuole richiedere l’esonero e non pagare l’abbonamento alla televisione di stato in bolletta.
Per compilare la dichiarazione, è necessario usufruire del modello della “Dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato”, che attesta l’assenza di un televisore e ufficializza la richiesta dell’esonero.
Se l’apparecchio è presente in casa, ma non viene utilizzato o è guasto, non si può ottenere l’esenzione, che è valida soltanto in caso di totale assenza della televisione nell’abitazione.
Il Canone Rai non riguarda invece altri apparecchi che consentono la visione in streaming, quali i pc, i tablet o gli smartphone.
In conclusione, se si presenta la richiesta entro il 30 giugno, l’esonero è valido per il secondo semestre dello stesso anno solare; se invece la domanda viene inviata dopo il termine di scadenza, l’esenzione interesserà il successivo anno.
Per il 2020, la richiesta va invece presentata di nuovo, sempre per via telematica o per mezzo di raccomandata o via posta elettronica certificata, entro il 31 dicembre 2019.
Se durante il semestre di esonero dal pagamento viene acquistato un televisore, bisogna dichiarare la variazione dello stato e pagare il Canone Rai dal mese successivo.