Cantieri Yacht: “Ditte esterne, bassi stipendi e poca sicurezza”, La Fiom apre una vertenza
La sigla sindacale ritiene che “Questo modello produttivo sia fallimentare e sia necessario rivendicare assunzioni dirette da parte dei cantieri”
Nautica Toscana, riunito il coordinamento Fiom delle Rsu dei cantieri e delle strutture sindacali della costa
Nei giorni scorsi si è svolta a Viareggio “una riunione delle Rsu Fiom dei più importanti cantieri nautici della Toscana: Nca Carrara, Azimut Benetti Viareggio e Livorno, Maiora, Perini navi, Polo Nautico, Codecasa di Viareggio congiuntamente alle strutture Fiom di Viareggio, Lucca, Carrara e Livorno per discutere dello stato del settore e dello sviluppo distorto che sta interessando tutti i cantieri. La situazione complessiva si richiama ad un modello pressoché simile in tutte le aziende con pochi addetti diretti alla produzione, appalti su appalti e ricerca del minor costo del lavoro.
Emerge un abbassamento delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro e delle retribuzioni complessive ( in un settore dove vi sono alti profitti) e si registrano palesi irregolarità nei rapporti di lavoro, soprattutto per quanto riguarda i lavoratori che provengono da altri paesi.
La Fiom ritiene necessario aprire una specifica vertenza Nautica in Toscana, chiamando in causa ed alle proprie responsabilità i cantieri committenti, ma anche le stesse Istituzioni a tutti i livelli, le Autorità portuali e gli enti preposti, nonché dar vita a varie iniziative sindacali coordinate in tutti i territori. La Fiom ritiene che questo modello produttivo sia fallimentare e sia necessario rivendicare assunzioni dirette da parte dei cantieri, ricreare le professionalità e la ricostruzione dei reparti produttivi, una autonomia funzionale vera delle ditte in appalto, creare reti di imprese e non imprese a rete. La nautica in Toscana non si può riempire la bocca solo con il salone Nautico, perché se il settore non é fondato sulla qualità delle imbarcazioni, sulle professionalità e sui diritti dei lavoratori, riteniamo che non abbia futuro”.
Massimo Braccini, segretario generale Fiom Toscana