Caos cassonetti e rifiuti in strada: degrado e polemiche a Livorno. L’analisi della situazione
Livorno 5 agosto 2024 – Caos cassonetti e rifiuti in strada: degrado e polemiche a Livorno. L’analisi della situazione
Sono arrivati i nuovi cassonetti in via Del Corona a Livorno e, purtroppo, subito intorno a loro e sul marciapiede è comparsa una montagna di spazzatura.
Le segnalazioni sui social non si sono fatte attendere, così come le richieste di rimuovere i cassonetti, considerati fonti di degrado.
Tuttavia, questi cassonetti sono stati posizionati per un motivo preciso: fornire un servizio ai cittadini limitando al massimo i disagi in una via stretta e trafficata a senso unico.
L’alternativa sarebbe quella di utilizzare i mastelli.
Ogni cittadino dovrebbe depositare il proprio mastello sul marciapiede davanti casa, e gli operatori, con il camion, passerebbero fermandosi in mezzo alla strada, bloccando il traffico, r accogliendo i mastelli nelle vicinanze del mezzo, per poi ripartire. Questo processo si ripeterebbe ogni dieci metri per decine di volte, impiegando almenoun’ora per completare la raccolta dei rifiuti dalla via. E non mancherebbero le polemiche: lamentele sul traffico e sulle code e chi degli orari di raccolta.
“Passino di notte, c’è meno traffico,” suggerirebbero alcuni. Ma di notte, il rumore del camion della spazzatura disturberebbe il sonno, soprattutto in estate quando le finestre sono aperte. “Non posso permettermi un condizionatore solo per tenere le finestre chiuse!” si lamenterebbero altri. “Fa rumore, mi sveglia, e il camion della raccolta dell’umido manda cattivo odore fino al secondo, terzo piano…”
È chiaro che da questa polemica non se ne esce se ogni cittadino non fa la sua parte. Ma se non collaboriamo, quali sono le alternative? Dovremmo obbligare le persone a prendere l’auto o lo scooter per trasportare i propri rifiuti al centro di raccolta o all’inceneritore? Sarebbe una soluzione impraticabile e inefficiente, ma al contempo “una buona lezione di vita”.
Questa situazione dimostra che la responsabilità è condivisa: solo con l’impegno di ciascuno nel gestire correttamente i propri rifiuti possiamo evitare il degrado e migliorare la vivibilità della nostra città.
Il fenomeno per cui le aree con cassonetti per la raccolta differenziata diventano punti di accumulo di rifiuti abbandonati sui marciapiedi può essere spiegato da diversi fattori psicologici e sociali. Alcune delle principali spiegazioni includono:
1. Effetto “Broken Windows”
Questo concetto deriva dalla teoria delle “finestre rotte” sviluppata dai criminologi James Q. Wilson e George L. Kelling. Secondo questa teoria, la presenza di degrado visibile (come finestre rotte o, in questo caso, rifiuti abbandonati) può indurre comportamenti antisociali e ulteriori atti di inciviltà. Quando le persone vedono rifiuti abbandonati vicino ai cassonetti, sono più inclini a pensare che sia accettabile aggiungere i propri rifiuti in quel punto piuttosto che smaltirli correttamente.
2. Convenienza e pigrizia
Alcune persone potrebbero trovare più comodo lasciare i rifiuti vicino ai cassonetti piuttosto che cercare di inserirli all’interno, specialmente se i cassonetti sono pieni o se il loro contenuto è ingombrante e difficile da gestire. La pigrizia può quindi prevalere sul senso di responsabilità.
Alcuni esempi concreti illustrano come la convenienza e la pigrizia portino le persone a lasciare rifiuti fuori dai cassonetti:
- Cartone di imballaggio di grandi dimensioni: Supponiamo di avere un cartone di imballaggio di un televisore o di un frigorifero. Naturalmente, il cartone è troppo grande per entrare nel cassonetto. Invece di fare lo sforzo di tagliarlo in pezzi più piccoli e inserirli gradualmente nel cassonetto, molte persone preferiscono abbandonare il cartone intero accanto al cassonetto.
- Oggetti voluminosi come bottiglie di plastica, lattine e cartoni del latte: Questi oggetti, se lasciati in condizioni integre, occupano molto spazio. Un sacchetto pieno di bottiglie di plastica non schiacciate, ad esempio, può occupare una grande quantità di volume nel cassonetto, riducendo significativamente la capacità di smaltimento disponibile. Schiacciando questi oggetti prima di smaltirli, si potrebbe fare spazio per un numero maggiore di rifiuti.
- Sacchetti della spazzatura non compressi: Le persone spesso buttano via i sacchetti della spazzatura senza comprimere il contenuto. Ad esempio, un sacchetto pieno di rifiuti organici può contenere molto spazio vuoto tra i rifiuti stessi. Comprimendo il contenuto prima di gettarlo, si potrebbe risparmiare spazio nel cassonetto.
3. Norme sociali e comportamento imitativo
Le norme sociali e il comportamento imitativo giocano un ruolo cruciale. Se le persone vedono che altri abbandonano rifiuti vicino ai cassonetti, potrebbero sentirsi giustificate a fare lo stesso, percependo questo comportamento come socialmente accettabile.
4. Percezione di responsabilità diffusa
Quando una comunità non si sente personalmente responsabile per la pulizia delle aree comuni, può verificarsi un fenomeno di “diffusione della responsabilità”. In questo caso, gli individui pensano che qualcun altro (ad esempio, il servizio di pulizia cittadino) si occuperà dei rifiuti abbandonati, riducendo così il loro senso di colpa o responsabilità per l’azione di lasciare i rifiuti fuori posto.
5. Sovraccarico dei cassonetti
Se i cassonetti per la raccolta differenziata non vengono svuotati con sufficiente frequenza e si riempiono rapidamente, le persone potrebbero non avere altra scelta che lasciare i loro rifiuti accanto ai cassonetti. Ma questo fortunatamente accade di rado.
Il sovraccarico dei cassonetti spesso non è dovuto alla mancanza di efficienza nel servizio di raccolta, ma piuttosto alla gestione inadeguata dei rifiuti da parte dei cittadini stessi.
Come illustrato nel punto 2, l’abitudine di non comprimere i rifiuti voluminosi può portare al riempimento rapido dei cassonetti, che sono progettati per servire un certo numero di famiglie.
Se tre persone riempiono i cassonetti previsti per 50-100 famiglie perché non riducono il volume dei loro rifiuti, questo non è un problema di gestione dei servizi di raccolta, ma di comportamento dei cittadini. Ad esempio:
- Cartoni e imballaggi: Come menzionato, i grandi cartoni non smontati occupano molto spazio, riducendo la capacità del cassonetto per altri rifiuti.
- Bottiglie di plastica, lattine e cartoni non schiacciati: Questi oggetti voluminosi, se non schiacciati, occupano più spazio del necessario.
- Rifiuti non differenziati correttamente: Rifiuti organici o riciclabili lasciati in grandi sacchi non compressi possono riempire i cassonetti più rapidamente.
Un uso più efficiente dei cassonetti da parte dei cittadini, come schiacciare le bottiglie e tagliare i cartoni, potrebbe alleviare il problema del sovraccarico e migliorare la gestione complessiva dei rifiuti urbani.
6. Mancanza di educazione ambientale
La mancanza di consapevolezza e educazione riguardo all’importanza della gestione corretta dei rifiuti può portare le persone a comportamenti negligenti. L’educazione ambientale gioca un ruolo fondamentale nel promuovere comportamenti responsabili.
7. Anonimato urbano
Nelle città, l’anonimato può influenzare negativamente il comportamento. Le persone possono sentirsi meno responsabilizzate per le loro azioni quando non sono osservate o conosciute dagli altri, portandole a comportarsi in modo meno civico.
Strategie di intervento
Per affrontare questo problema, sono necessarie strategie che includano:
- Migliorare la frequenza e l’efficienza della raccolta dei rifiuti.
- Educare e sensibilizzare la popolazione sull’importanza della gestione corretta dei rifiuti.
- Applicare sanzioni per chi abbandona rifiuti in modo improprio.
- Migliorare la progettazione delle aree di raccolta dei rifiuti per renderle più user-friendly.
- Promuovere il senso di comunità e responsabilità condivisa.
Queste strategie possono aiutare a ridurre l’abbandono dei rifiuti e migliorare la gestione complessiva dei rifiuti urbani.
Caos cassonetti e rifiuti in strada: degrado e polemiche a Livorno. L’analisi della situazione
Alcune immagini tratte dal gruppo Facebook La Nostra Livorno