Carabinieri, Operazione “Delfino Algerino”, arrestate 8 persone per traffico di droga sull’isola d’Elba
Carabinieri di Portoferraio (LI): Operazione “Delfino Algerino”, arrestate 8 persone per traffico di droga sull’isola d’Elba.
Portoferraio (Isola d’Elba, Livorno) 2 maggio 2020 – Nella mattinata odierna in Portoferraio, Capoliveri, Porto Azzurro, Campo nell’Elba, Pisa, Terrasini (PA) e Castel Volturno (CE), i Carabinieri della Compagnia di Portoferraio, con l’ausilio dell’Arma territorialmente competente e di una unità del Nucleo Cinofili di Firenze, su ordine della Procura di Livorno, hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Livorno, nei confronti di 8 persone ritenute responsabili di traffico illecito di sostanze stupefacenti in concorso.
Il provvedimento è stato emesso a conclusione dell’indagine codificata “Delfino algerino”, condotta dal N.O.R.M. della Compagnia elbana ed iniziata nell’estate 2017.
Nel giugno di 3 anni fa, i Carabinieri individuarono un cittadino algerino, regolarmente residente a Portoferraio, che spacciava droga ad alcuni assuntori dell’isola.
Furono, così, subito avviate delle mirate attività investigative che, si sono protratte sino al 2019.
tali indagini, hanno consentito di accertare l’operatività di un gruppo criminale composto dall’algerino di Portoferraio e da cittadini maghrebini ed italiani.
Gli indacati dimoravano in diversi comuni dell’Elba, ed erano dediti alla commercializzazione di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana sull’isola e nella provincia di Livorno.
In particolare, è emerso che il gruppo si approvvigionava da un cittadino albanese all’epoca dimorante nel capoluogo labronico.
Sono stati documentati oltre 200 episodi di spaccio al dettaglio di cocaina da parte degli indagati,
la droga era venduta a numerosi cittadini elbani, per un volume d’affari di decine di migliaia di euro.
I pusher prendevano appuntamento con i loro clienti utilizzando un linguaggio convenzionale.
La droga, infatti, veniva chiamata “caffè”, “birra”, “istanze”, “atti”, mentre il luogo dello spaccio era “l’ufficio”.
L’attività di spaccio è stata localizzata soprattutto nel centro di Portoferraio ma, a richiesta degli acquirenti, avveniva anche in altre aree dell’isola.
Sempre al fine di eludere le investigazioni, i pusher prendevano appuntamento con i loro clienti in luoghi insospettabili, come all’interno di negozi e supermercati, all’insaputa dei rispettivi titolari.
Nel corso delle indagini sono state tratte in arresto in flagranza 2 persone e deferite in stato di libertà altre 2, tutte ritenute responsabili di spaccio di stupefacenti, e sequestrati oltre 500 grammi di cocaina e diverse dosi di marijuana.
Complessivamente gli indagati sono 13. Numerose le persone segnalate all’Autorità Amministrativa quali assuntori.
Questa mattina un indagato è stato associato alla Casa Circondariale delle “Sughere” di Livorno mentre altri 7 sono destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari.