Carcere, Hulk sudafricano sfonda parete e piega le sbarre
Il detenuto "non soddisfatto" delle azioni precedenti aggredisce in momenti diversi due guardie
Livorno 12 novembre 2023 – “Demolisce il muro della cella, poi piega le sbarre ed esce dalla cella”, la sicurezza in carcere denunciata da UILPA
Quello che viene raccontato dal sindacato Uilpa ha quasi del surreale, e ci fa pensare a muri divisori di cartongesso e sbarre di fil di ferro o a un supereroe della M”arvel” o un egni della Marvel
Non più tardi di una settimana fa dichiarano dalla Segreteria provinciale della UIL PA Polizia penitenziaria di Livorno; “abbiamo inviato due denunce all’Amministrazione penitenziaria riguardo alla metodologia in voga alle Sughere di gestione delle persone detenute affette da patologie psichiatriche, pronosticando che gli effetti di tale governo sarebbero stati fallimentari.
Con eccessiva autostima e spiccata superbia, il Provveditorato Regionale ha redarguito l’intera struttura della UILPA Polizia penitenziaria della Toscana per “aver messo il naso” in un ambito dove non ha competenze sindacali. Invero, la tutela della salute dei lavoratori!
Mentre il Provveditorato regionale – sottolinea il sindacato – dava alla UIL lezioni sulle prerogative sindacali, “forse perché troppo presente, insistente, competente e interessata alla salute degli Agenti”; un detenuto di origini sud africane continuava a manifestare la sua avversità rispetto alle regole dell’istituto penitenziario, demolendo – fatto successo solo due giorni fa – la camera di pernottamento e aprendo un varco nella parete penetrava nella stanza attigua.
Non solo, durante le successive ore notturne ha piegato le sbarre del cancello ed è uscito dalla stanza recriminando la libertà.
Dopo queste prime palesi avvisaglie, che non hanno prodotto alcun effetto sui responsabili dell’ordine e la sicurezza dell’istituto, il detenuto in questione ha alzato l’asticella di volta in volta, fino ad arrivare a stamattina – rimarca la UIL – quando ha afferrato al collo un Agente pretendendo di consegnarli le chiavi dei cancelli per uscire dall’istituto.
E’ stata pura fortuna che il collega è riuscito a trarsi in salvo dall’aggressore, ma, purtroppo ha dovuto ricorrere alle cure sanitarie, quindi interrompere prematuramente il turno di servizio.
Dopo ciò, il detenuto ha preso di mira un’altra Agente, di servizio nel cuore dell’istituto, ovvero dove si diramano i reparti detentivi, minacciandola e aggredendola verbalmente perché voleva che venissero aperti i varchi per uscire dal carcere.
È evidente che l’individuo in materia non può godere di tutta quella “fiducia” di chi ha disposto molto superficialmente come gestirlo ed è veramente disarmante assistere ad una scelta fatta così superficialmente!
Ancora ci dicono che disposizioni del genere “rientrano in una cornice di legalità”, quando, invece, l’Ordinamento penitenziario e gli artt. 32 della Costituzione e 2087 del codice civile – che tutelano la salute del lavoratore – vengono violati quotidianamente, e questo è un caso emblematico, proprio da chi ha l’onere di amministrarli!
Esprimiamo la nostra vicinanza ai colleghi coinvolti nelle aggressioni, con la promessa che la UIL PA Polizia penitenziaria non si farà mettere il bavaglio, da nessuno. Continuerà a vigilare sulle manchevolezze dell’Amministrazione penitenziaria e a intervenire, di diritto, in materia di sicurezza, quando la sicurezza viene a mancare ledendo l’incolumità dei lavoratori!”