Carenza di container e congestione nel porto di Livorno: “Situazione problematica”
Tenerini e Giannelli (FI) : “Situazione problematica a Livorno, necessario un piano con tutti i soggetti operanti nel porto”.
“La pandemia di COVID-19 non è un problema solamente sanitario ma determina effetti globali sulle dinamiche economiche e logistiche.
La limitata attività delle navi che si occupano di carico e scarico merci sta avendo un impatto importante, in negativo, su tutto quello che ha a che fare col movimento in banchina, cosi come su quel che accade prima e dopo la movimentazione.
Le ripercussioni sono notevoli, ed occorre trovare una soluzione, perchè i problemi stanno aumentando.
Queste le dichiarazioni di Chiara Tenerini Responsabile dei Dipartimenti Forza Italia Toscana e coordinatore provinciale di Livorno e Giampaolo Giannelli, Responsabile Dipartimento lavori pubblici e trasporti Forza Italia Toscana.
La situazione è particolarmente pesante nel porto di Livorno (vediamo foto riguardanti un terminal) ma abbiamo appreso che anche il porto di La Spezia sta iniziando ad avere le stesse problematiche, e sicuramente altri ne avranno di analoghe, si tratta di un problema a livello globale.
Le foto – precisano Tenerini e Giannelli – mostrano gli ingorghi che si creano per gli autotrasportatori diretti o in uscita dal terminal, vista appunto l’accorpamento di merci in banchina e le aumentate difficoltà logistiche.
Ma i problemi – continuano i 2 esponenti azzurri – riguardano anche la difficoltà di allocare le merci nei container, ed è un problema molto maggiore di quel che si pensi.
Il numero limitato di “viaggi” dedicati al carico e scarico merci fa si che vi sia una disponibilità molto limitata di container vuoti, con tutte le conseguenze negative del caso.
La carenza di container porta con sé conseguenze sia sui produttori che sui distributori, causando non solo problemi di disponibilità ma influenzando anche in negativo i costi legati al trasporto delle merci.
Se a questo sommiamo i ritardi nelle consegne ed il caos che si crea nelle banchine dei porti – concludono Tenerini e Giannelli – è facile comprendere l’importanza della questione, e la necessità di un piano operativo che coinvolga tutti i soggetti operanti, per alleggerire il carico di problemi che altrimenti rischiano di esplodere da un momento all’altro”.