Carina Vitulano ai candidati sindaco: 5 chiarimenti per i cittadini prima del ballottaggio
Livorno – Carina Vitulano: “Poco più di una settimana fa, a tre giorni dal primo turno delle elezioni, ci rivolgemmo ai livornesi con un appello, sui social e in un manifesto che è ancora affisso al nostro ‘chiosco’ di Piazza Attias, dove rimarrà fino al 10 giugno.
In quell’appello ci esprimemmo chiaramente:
Qualunque fosse stato il nostro risultato, quanti fossero stati i nostri voti, avremmo rappresentato da subito e in ogni sede quella volontà come una spinta ulteriore a chiedere per la città una risposta che abbiamo delineato nel nostro programma e portato avanti in mezzo alla gente, con grande forza ma senza gridare, in questi mesi.
E promettemmo che avremmo rappresentato quella volontà ribadendo pubblicamente quei punti principali, corrispondenti alle linee guida per un programma di governo di Livorno nei prossimi cinque anni, a partire dal 10 giugno, per consentire a chi andrà a votare al ballottaggio una scelta chiara in corrispondenza di una domanda altrettanto chiara.
Dopo una riflessione sull’esito e del voto e sul quadro che esso ha delineato, nei suoi aspetti generali e nell’ambito delle diverse indicazioni espresse, abbiamo pertanto ritenuto di presentare questi cinque punti che riteniamo fondamentali:
– La riorganizzazione della macchina amministrativa, al fine di creare una corretta ed efficiente catena di trasmissione tra la componente politica e quella esecutiva, in modo da tradurre atti decisivi per la città in azioni di buona amministrazione. Per far ciò sarà obbligatorio applicare criteri di competenza e merito nell’attribuzione di tutti gli incarichi, a partire dagli assessorati, agli organi direttivi degli uffici, alle società partecipate, perché solo attraverso una complessiva efficienza della struttura direttiva a qualunque livello si potranno ottenere efficienza, efficacia e di conseguenza risultati per la città.
– L’ istituzione di Consigli di quartiere, regolati dal criterio di appartenenza dei cittadini al territorio specifico, con particolare riguardo alle zone meno centrali e oggi afflitte da problematiche enormi (solo per esempio, Quercianella, Montenero, Borgo di Magrignano, Salviano, Grotta delle Fate, Limoncino, Valle Benedetta), per creare una linea di ascolto mediata tra l’individuo e l’amministrazione, ma scevra da logiche clientelari o diverse dal bene comune e dal diritto di tutti i livornesi a vivere in una città senza cittadini di serie A, B o C.
– La soluzione delle questioni da tempo aperte e bloccate dalla contrapposizione di logiche che hanno finito per determinare la paralisi di gangli vitali della città. Il Porto, inteso come il completamento del Progetto Porta a Mare, col Porto Turistico, con la riattivazione del sistema dei Bacini di Carenaggio, con la definizione dell’asse Darsena Europa-Interporto. L’Ospedale ma non solo: la definizione di una efficiente e funzionale rete di servizi sul territorio, per il pronto soccorso, per gli anziani, per i disabili, per le categorie più bisognose, ma in generale per tutti i cittadini, perché l’Ospedale faccia parte di un sistema sanitario molto più ampio e capillare.
– La costituzione di un Assessorato ai finanziamenti Europei che sia strutturato come una vera e propria agenzia non solo per il reperimento, ma soprattutto per lo studio e lo sviluppo dei progetti provenienti non solo dall’interno dell’amministrazione, a servizio di infrastrutture e grandi opere, ma anche dalle aziende, piccole, medie e grandi, sul territorio. Una struttura che operi in costante contatto, attraverso un organismo di collegamento da costituire ad hoc, che riunisca al Comune le Associazioni di categoria, gli Ordini Professionali, le organizzazioni sindacali, quelle giovanili, quelle del terzo settore. Tutto questo per la creazione di vero lavoro, perché senza impresa non può esserci occupazione
– La ricostituzione in termini reali e di operatività del Tavolo per l’Immigrazione, con la partecipazione attiva, oltre che della Prefettura, delle Associazioni che operano nel settore e che rappresentano un patrimonio di risorse e di conoscenze reali senza le quali l’Amministrazione, chiudendosi in se stessa, non può dare una risposta alle problematiche di gestione della legalità e della sicurezza che possono essere risolte solo con criteri inclusivi e di solidarietà, indice di un elevato gradiente di civiltà per un Paese che fonda le proprie radici nei principi della Costituzione.
Siamo pienamente convinti che ciò possa costituire la migliore offerta di chiarezza e trasparenza ai cittadini che domenica 9 giugno saranno chiamati a una scelta il cui esito determinerà il futuro destino di Livorno e di tutti i livornesi”.
Carina Vitulano per Livorno in Comune