Cronaca 24 Luglio 2018

Case della salute, Pecori: “Quando i prepotenti decidono per tutti”

Monica Pecori consigliera regionale (Toscana per Tutti) si esprime sulle Case della Salute

 

Livorno – “In barba  alla sbandierata e mai realizzata partecipazione dei cittadini alle decisioni della “casa di vetro” municipale e al sarchiaponico referendum propositivo senza quorum che giace ammuffito in qualche cassetto del Comune, il progetto Casa della Salute all’Ipercoop, a leggere le notizie locali, “ideona” del sindaco e presa al volo dal Responsabile Zona Distretto della Usl Nordovest (e ovviamente dalla immobiliare della Coop), va avanti.

Un progetto misterioso e inaccessibile ai comuni mortali come quello della ristrutturazione dell’Ospedale.

L’Amministrazione Comunale e Usl Nordovest sono uniti appassionatamente in un’avventura che di per sé è già uno sviamento dai progetti originari delle  quattro Case della Salute, nessuna presso i locali dell’Ipercoop.

Inoltre, si tratta di una proposta che non tiene in debita considerazione le linee guida regionali (DGRT 117/2015) che prescrivono nero su bianco che “Le CdS dovranno essere realizzate preferibilmente presso sedi aziendali (sedi distrettuali e/o ospedaliere). In assenza di una sede aziendale adeguata, è possibile realizzarle anche in strutture messe a disposizione dai Comuni, da Enti pubblici, da Società di servizio della Medicina generale, da Cooperative mediche, dal volontariato, dal privato”. Dunque, i criteri di preferenza in questo caso non vengono rispettati perché i locali di proprietà privata (in questo caso della I.G.D. SpA) devono essere scelti solo in mancanza di qualsiasi altra struttura pubblica. Se proprio l’esigenza della quinta Casa della Salute fosse giustificata, perché non utilizzare l’ex sede aziendale di Monterotondo?

Gli immobili dell’Ipercoop non rispondono ai requisiti igienico-sanitari previsti agli articoli 15 e 16 della L.R. 51/2009 ed un loro eventuale adeguamento comporterebbe costi che nessuno degli attori (mai termine fu più appropriato) ha il coraggio di rendere manifesti. Come pure resta occultato il peso per le casse pubbliche del contratto di affitto con I.G.D. SpA, che il Dr. Giustarini ha dichiarato avrà durata ventennale (come se tra 20 anni i livornesi saranno tutti sani o tutti morti).

Nello scorso 10 aprile a seguito di una mia prima interrogazione del 30 gennaio, l’assessore Saccardi, per mano del DG Dr.ssa De Lauretis rispondeva che “qualunque scelta non potrà che essere conseguente ad una procedura di evidenza pubblica”. Mentre si dichiara questo, però, gli uffici dell’Usl (cioè la stessa Dr.ssa De Lauretis) lavorano a questo progetto in via riservata già da un anno. Dove sta la trasparenza del processo decisionale imposta dalla legge?

Una mia seconda interrogazione del 2 maggio nella quale chiedo alla Giunta di riconsiderare l’opportunità di questa scelta, a mio avviso scellerata, giace senza risposta in commissione sanità.

Quando i prepotenti sono al potere, di qualsiasi colore politico siano, le risposte non arrivano mai”.

Monica Pecori