Collesalvetti 28 Dicembre 2024

“Case Nuove Eni” inagibili: “figuratevi quelle vecchie”. Usb continua la lotta a fianco di chi vive accanto della raffineria

"Case Nuove Eni" inagibili: "figuratevi quelle vecchie". Usb continua la lotta a fianco di chi vive accanto della raffineriaStagno (Collesalvetti, Livorno), 28 dicembre 2024 “Case Nuove Eni” inagibili: “figuratevi quelle vecchie”. Usb continua la lotta a fianco di chi vive accanto della raffineria

Il grido di protesta del sindacato USB a fianco delle famiglie di Via Aurelia

USB Livorno: “Da oltre trent’anni, gli inquilini delle ex case ERP di Via Aurelia 1-7 vivono in condizioni che definire critiche è poco. Le abitazioni, situate praticamente all’interno del sito industriale ENI di Stagno, sono circondate da terreni inquinati con livelli di idrocarburi superiori ai limiti consentiti dalla legge per aree industriali. Un luogo dove la qualità della vita è inesistente e, come denuncia l’USB Livorno, “si muore”.

Dal 1991, le famiglie attendono di essere trasferite nelle cosiddette “Case Nuove Eni”, costruite in Via di Suese come soluzione abitativa alternativa. Ma, nonostante le case siano pronte da anni, non sono ancora state consegnate: mancano gli allacci, le abitazioni non hanno superato le prove acustiche, né hanno ottenuto l’agibilità necessaria”.

“La situazione è inaccettabile – tuona il sindacato USB – e non ci fermeremo fino a quando queste famiglie non saranno trasferite. Le nuove case ci sono, consegnatele subito. Sono già passati 32 anni, basta ritardi!”

Durante un sopralluogo effettuato venerdì 27 dicembre in via Aurelia, Asia USB ha ribadito l’assurdità di una vicenda che continua a mettere a rischio la vita di decine di persone. “Chi abita qui vive come se fosse all’interno di un impianto industriale, con appartamenti fatiscenti e pericoli costanti. La soluzione c’è, ma le famiglie saranno costrette a passare un altro inverno in Via Aurelia”, sottolineano i rappresentanti del sindacato.

Tra gli abitanti, la frustrazione è palpabile. Augusto, uno dei residenti, racconta: “Vivere con la paura non è bello, ma la soluzione sembra lontana. Per Via di Suese si rimpallano le responsabilità tra Comune, ditta appaltatrice e direttore dei lavori. Abbiamo chiesto più volte al sindaco Sara Paoli di venire a vedere la situazione con i suoi occhi, ma qui non si è mai visto nessuno”.

USB ha inoltre ricordato come eventi tragici, come quelli recentemente accaduti a Calenzano, evidenzino quanto sia urgente trasferire queste famiglie. La loro sicurezza non può più aspettare. “Case Nuove Eni inagibili? Figurarsi quelle vecchie!”, è la frase amara che rappresenta lo stato d’animo degli abitanti e dei sindacalisti impegnati nella battaglia.

La richiesta è chiara: sbloccare la situazione e permettere a queste famiglie di lasciare un contesto abitativo indegno e pericoloso. La lotta dell’USB Livorno continua.

“Case Nuove Eni” inagibili: “figuratevi quelle vecchie”. Usb continua la lotta a fianco di chi vive accanto della raffineria

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