Caso intitolazione via a Oriana Fallaci, Romiti risponde al giornalista Serra
Livorno 11 giugno 2022
Caso intitolazione via a Oriana Fallaci, il Capogruppo in Consiglio Comunale a Livorno Andrea Romiti, chiamato in causa in un articolo scritto sulla stampa nazionale (quotidiano La Repubblica), con un comunicato stampa risponde al giornalista Michele Serra
Di seguito il comunicato di Romiti così come ricevuto
“Addirittura si è scomodato il giornalista di Repubblica Michele Serra per dirmi che devo leggere la Fallaci per capire che effettivamente lei è “una orgogliosa odiatrice dell’Islam, degli arabi, degli omosessuali e di svariate altre rappresentanze dell’umano” e che quindi è stato giusto non dedicare una strada a Livorno alla più grande giornalista italiana.
Capisco che da buon “radical chic” non prenderà in considerazione la risposta di un piccolo Consigliere Comunale oltretutto di Fratelli d’Italia, ma io ci provo ugualmente perché noi che fatichiamo ogni giorno per mantenere la propria famiglia siamo abituati a non arrenderci mai.
E capisco che nei loro salotti comodi ogni parola un po’ forte possa far inorridire chi sta bevendo champagne mentre discute della fame nel mondo.
Oriana Fallaci, pur essendo stata una giovane partigiana e donna di radici di sinistra socialista, è andata nei Paesi Islamici in guerra con l’Occidente, non beveva champagne in quei posti, ma veniva trafitta dallo sguardo impaurito delle tante donne a cui i diritti gli erano stati tolti.
Ha visto il terrore, la fame e l’odio per chi non era musulmano. Il pericolo dell’estremismo islamico è entrato nella sua vita, nella sua persona.
Nella scrittura ruvida e nelle affermazioni forti Oriana Fallaci trasmette quell’orrore che ha visto.
Caro Michele Serra ci sarebbe da capirne i motivi, se non si fosse annebbiati dallo champagne e non si inneggiasse sempre al politicamente corretto.
Chi vive nel mondo si sporca le mani e chi vede la durezza della vita non può non raccontarlo, anche con parole forti proprio per trasmettere quell’orrore che ancora per troppe donne è l’estremismo islamico.”