Collesalvetti 26 Luglio 2022

Cattivi odori a Stagno, a che punto siamo? Lettera aperta al Sindaco

Stagno (Collesalvetti, Livorno), 26 luglio 2022 – CATTIVI ODORI A STAGNO, A CHE PUNTO SIAMO?

Lettera aperta al Sindaco di Collesalvetti

Le frequenti proteste in questi giorni da parte dei residenti nella zona di Stagno per maleodoranze che costringono, di notte come di giorno, a tener spesso chiuse le finestre e a scegliere tra afa o odori nauseabondi, riporta all’attenzione di tutti la verifica di quanto finora è stato fatto e quanto ancora sia possibile e doveroso fare per questo annoso problema.

In assenza (ancora oggi!) di un quadro normativo di riferimento certo sulla materia, nell’ottobre 2016; su richiesta delle amministrazioni comunali di Livorno e Collesalvetti ma soprattutto a seguito di decine e decine di segnalazioni dei cittadini e richieste delle associazioni,

fu avviato da parte di ARPAT, con la collaborazione anche dell’Università di Pisa, un “Piano mirato di prevenzione, monitoraggio e controllo delle emissioni odorigene nel territorio dei Comuni di Livorno e Collesalvetti”

che ha consentito di individuare e mappare le fonti delle emissioni e definire con le aziende interessate una serie di interventi di mitigazione.

L’ultimo report di tale Piano fu presentato pubblicamente nel marzo 2019, e la sintesi di quel lavoro è ancora disponibile sul sito di ARPAT:

http://www.arpat.toscana.it/notizie/arpatnews/2019/039-19/collesalvetti-lincontro-sullattuazione-del-piano-mirato-per-la-riduzione-delle-maleodoranze

Alla luce di quanto verificato negli ultimi anni e ancor più della persistenza di maleodoranze in queste settimane siamo a chiedere pubblicamente al Sindaco di Collesalvetti di voler proporre ad ARPAT una verifica dei dati e delle azioni già indicate da quel Piano, circa :

  • lo stato di effettiva attuazione degli interventi di mitigazione concordati;

  • i piani interni di monitoraggio e controllo degli odori per tutti gli impianti che le aziende interessate erano state invitate a recepire all’interno dei loro sistemi di gestione;

  • l’opportunità di riproporre un congruo periodo di rilevazione con famiglie-campione che confermi quel “ruolo centrale del cittadino, quale soggetto che percepisce l’odore (recettore)” che era il primo punto del metodo scelto dal Piano.

I cittadini associano inevitabilmente le maleodoranze anche a rischi per la propria salute, e i dati modesti delle centraline sulla qualità dell’aria non bastano a rassicurarli; verificata anche la scarsa coincidenza tra fenomeni odorigeni e variazioni nei dati rilevati. Ma oltre a questo; le maleodoranze sono in sé un danno alla qualità di vita dei cittadini che riteniamo debba essere seriamente preso in carico dagli enti preposti.

Confidiamo in un suo fattivo interessamento Signor Sindaco.

Collesalviamo l’Ambiente

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