Livorno 23 aprile 2024 – “Censura Scurati”, Gazzetti (Pd): “Una mozione per portare il testo censurato in aula. Noi pronti a votarla subito, le opposizioni no. Sulla memoria non si fa melina”
«Oggi in aula abbiamo presentato una mozione per far esprimere il Consiglio regionale sulla vicenda della censura Rai nei confronti di Antonio Scurati.
Purtroppo, pur iscritta d’urgenza all’ordine del giorno, non è stato possibile votarla subito.
Noi eravamo pronti ad approvarla anche senza dibattito: la situazione, del resto, dal nostro punto di vista era chiara e lampante.
Spiace che invece le opposizioni non abbiano colto questa occasione, soprattutto alla vigilia del 25 aprile. Per dirla con un gergo calcistico hanno fatto melina, ma poco male.
La mozione è stata incardinata in Consiglio e dunque dibattito ed approvazione sono assicurate. Sarà davvero molto interessante ascoltare le riflessioni che arriveranno dai gruppi di opposizione che, ne siamo certi, non troveranno scuse per evitare di affrontare un tema così importante».
Così Francesco Gazzetti, consigliere regionale PD, sulla mancata votazione di una mozione presentata dal gruppo Dem sulla vicenda Scurati.
Nel testo della mozione, sottoscritta anche dal capogruppo Vincenzo Ceccarelli, si ritiene che “il mantenimento del pluralismo nell’informazione e la tutela della libertà di espressione rivestono un ruolo fondamentale nella salvaguardia dei principi democratici in quanto la libera manifestazione delle opinioni favorisce una partecipazione civica attiva, essenziale per il buon funzionamento delle istituzioni democratiche”, si esprime, a partire dal caso Scurati, “ferma contrarietà ad ogni limitazione della libertà di espressione auspicando che il servizio pubblico di radiotelevisione mantenga un ruolo centrale nella promozione del pluralismo e della diversità di opinioni”.
Inoltre, viene condivisa la proposta “che invita i Sindaci a procedere con la massima condivisione del discorso di Antonio Scurati in occasione delle celebrazioni previste per il 25 aprile” e impegna il Consiglio regionale e la Giunta “a ribadire in ogni sede l’importanza per le istituzioni democratiche di preservare l’integrità del pluralismo nell’informazione e di garantire la piena tutela della libertà di espressione anche in riferimento al ruolo cruciale che in tale contesto è chiamato a svolgere il servizio pubblico di radiotelevisione”.