Ambiente 21 Dicembre 2020

Centralina a Stagno, Arpat per evitare fraintendimenti chiarisce la situazione effettiva

Stagno (Collesalvetti, Livorno) 21 dicembre 2020

In relazione ad alcuni articoli di stampa Arpat ritenie opportuno chiarire in ogni aspetto la situazione effettiva, per evitare fraintendimenti:

 

Funzionamento della stazione

Le stazioni per il monitoraggio della qualità dell’aria rappresentano un sistema complesso di misurazione in continuo e sono composte da apparecchiature certificate di campionamento ed analisi, che effettuano un monitoraggio 24 ore su 24, 365 giorni su 365, che richiedono pertanto una gestione tecnica adeguata riferita alle attività di manutenzione, taratura, ecc.

Ad esempio il controllo automatico della risposta strumentale che avviene in genere ogni giorno per gli analizzatori di gas (CO, NOx, SO2) determina almeno un’ ora di mancata pubblicazione dei dati (vedi D.Lgs.155/10 allegato XI comma 2).

Nel caso degli analizzatori del benzene della stazione di Stagno le operazioni di verifica della taratura avvengono ogni 4 giorni ed hanno circa 4 ore di durata.

La normativa richiede espressamente che gli analizzatori automatici siano verificati con questa modalità e che i dati persi per tali verifiche gestionali non siano considerati al fine del calcolo del rendimento strumentale.

Ogni strumento di misurazione presente nelle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria subisce in un anno almeno una media di 60 interventi di verifica in loco, oltre a quelli effettuati da remoto.

E’ quindi del tutto “fisiologico” che ci siano momenti in cui i dati non sono pubblicati.

Tale possibilità è prevista dalla normativa in materia (D.Lgs. 155/10) che per questi motivi stabilisce una soglia di funzionamento (rendimento percentuale) perché i dati rilevati siano considerati validi.

Nella seguente tabella sono riportati:

i dati relativi alla stazione di Stagno, comparabili con i dati di funzionamento delle centraline della rete regionale, e che risultano ben al di sopra di tali limiti di accettabilità.

Ad esempio, per il benzene nel 2020 (fino al 15.12) la percentuale di funzionamento è del 98%, cioè oltre 8.200 ore sulle 8.400 del periodo).

dati centralina arpat stagno

Nella tabella seguente invece sono riportati i dati di tutta la rete regionale per il monitoraggio della qualità dell’aria nel 2019.

dati centralina arpat stagno

Appare quindi del tutto fuorviante parlante di “centralina colabrodo”, come riportato negli articoli in questione.

 

Finanziamento delle stazioni

Riguardo alla questione proprietà/costi (manutenzione, ecc.) delle stazioni si riepiloga la situazione:

1 – le stazioni della Rete regionale, che servono per definire qualità dell’aria  della Toscana, sono a carico della Regione (vedi qui)
2 – le stazioni ‘aggiuntive’ fisse e gli autolaboratori per campagne temporanee sono a carico degli enti (Comuni) che le richiedono, ovvero – per quelle industriali (come Stagno) – a carico delle aziende, secondo gli adempimenti previsti dagli atti autorizzativi.

Pertanto il fatto che la stazione di Stagno sia a carico dell’ENI e non della collettività, è un fatto del tutto normale; che non ne influenza il funzionamento, che è assicurato dall’Agenzia che la gestice, come tutte le altre stazioni.

 

Dati elevati di benzene

Sulla stampa si segnalano dati “elevati di benzene”, che sono riportati dal grafico pubblico in tempo reale sul sito dell’agenzia, avendo la stazione misurato poco meno di 6 microgrammi per metro cubo di benzene, che è superiore al livello prevalente normlmente registrato che è fra 1 e 2.

http://www.arpat.toscana.it/notizie/comunicati-stampa/2020/report-qualita-aria-2019-benzene.jpg

Questo dato va però confrontato con altre situazioni per capire se è davvero “elevato” e anomalo rispetto alla situazione toscana ed ai valori limite fissati dalle norme a tutela della salute umana.

 

Ad esempio di seguito sono riportati i grafici relativi, negli stessi periodi, per le stazioni di La Pira a Livorno e Gramsci a Firenze.

In particolare in quest’ultima si rilevano dati normalmente più elevati di quelli misurati a Stagno e con punte superiori.

http://www.arpat.toscana.it/notizie/comunicati-stampa/2020/report-qualita-aria-2019-benzene.jpg

http://www.arpat.toscana.it/notizie/comunicati-stampa/2020/report-qualita-aria-2019-benzene.jpg

Se poi si va a vedere la relazione sulla qualità dell’aria a livello regionale nel 2019, nel capitolo relativo al benzene (pag. 81 e seguenti), si vedono massime orarie di quasi 20 microgrammi per metro cubo in alcune delle stazioni della rete regionale.

Tutto ciò considerando che il limite previsto dalla normativa per il benzene è un valore medio annuo di 5 µg/m3.

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