Cronaca 5 Giugno 2025

Centri estivi e disabilità: solo il 28% ottiene il contributo, 109 esclusi. Investire di più sull’inclusione

Centri estivi e disabilità: solo il 28% ottiene il contributo, 109 esclusi. Investire di più sull'inclusioneLivorno 5 giugno 2025 Centri estivi e disabilità: solo il 28% ottiene il contributo, 109 esclusi. Investire di più sull’inclusione

L’inclusione si costruisce con i fatti, non solo con le intenzioni. E se è vero che il Comune di Livorno attraverso il bando del settore politiche sociali ha stanziato risorse importanti per sostenere le famiglie con figli disabili dai 3 ai 18 anni che desiderano frequentare i centri estivi, è altrettanto vero che i numeri raccontano una realtà ancora distante dall’equità.

Su 153 richieste presentate per ottenere il contributo economico previsto, solo 44 sono state accolte. Il dato è chiaro: appena il 28,75% dei bambini e ragazzi con disabilità ha ricevuto un sostegno economico, mentre oltre il 71% – ben 109 minori – è rimasto escluso, senza alcun contributo per accedere alle attività estive. Un’estate che per molti rischia quindi di trasformarsi in isolamento, invece che in svago, socialità e crescita.

Il ringraziamento alle istituzioni cittadine è doveroso. Il sostegno, anche se parziale, rappresenta un segnale di attenzione e sensibilità verso un tema che troppo spesso resta ai margini dell’agenda pubblica. Ma proprio per questo occorre dire con forza che non basta.

 

Le famiglie con figli con disabilità affrontano ogni giorno costi maggiori, fatiche invisibili e organizzazioni complesse. I centri estivi (che costano il doppio per via di una persona dedicata), oltre a offrire un’esperienza positiva e stimolante ai ragazzi, rappresentano anche un importante momento di sollievo per genitori e caregiver. Escludere la maggior parte di queste famiglie da un contributo significa lasciare soli chi ha più bisogno.

La disabilità non può e non deve diventare un ostacolo alla partecipazione, all’inclusione, alla felicità. Investire di più in questi contributi non è solo una scelta di bilancio: è una scelta di civiltà.

Per questo, oggi più che mai, serve uno scatto di responsabilità collettiva. Le istituzioni hanno già fatto un passo. Ora è il momento di fare di più. Perché nessun bambino debba restare a casa mentre gli altri giocano. Perché l’inclusione vera comincia dove finisce l’indifferenza.

Centri estivi e disabilità: solo il 28% ottiene il contributo, 109 esclusi. Investire di più sull’inclusione

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