Cronaca 29 Novembre 2019

Centro ausili chiuso in orario di ufficio, i viaggi a vuoto dei disabili

cartello a villa porcelliLivorno 29 novembre 2019 – La disavventura di un lettore che si è recato al Centro ausili USL di villa Porcelli e che lo ha trovato più volte chiuso durante l’orario di apertura al pubblico.

“Avevo bisogno di una informazione, ho chiamato martedì mattina il centro ausili senza che nessuno rispondesse al telefono; ho ripetuto l’operazione più volte ed in orari diversi, ma stesso risultato, nessuna risposta.

Decido di recarmi personalmente al centro ausili e con sorpresa trovo la porta chiusa in orario di ricevimento del pubblico. Sulla porta un foglio A4 con scritto ‘Gli operatori del laboratorio sono assenti per valutazione domiciliare ci scusiamo per il disagio‘. Bene, mi dico, può accadere. E torno a casa.

Mercoledì, secondo giorno di apertura mattutina, chiamo ripetutamente al telefono, ma sempre senza risposta il numero del centro ausili. Decido nuovamente di recarmi sul posto; una volta arrivato una signora di un’altro ufficio mi chiede dove dovevo andare e mi avvisa che il centro ausili è chiuso per visite a domicilio. Ringrazio, vado davanti alla porta e vedo lo stesso cartello del giorno precedente. Mi suona strano questa storia, ma torno a casa e ritenterò domani.

Giovedì terzo giorno ed ultimo giorno settimanale di apertura al pubblico, dopo 15 chiamate non risposte, decido nuovamente di recarmi sul posto. Con grande sorpresa trovo il solito cartello sulla porta chiusa, ‘siamo a fare delle visite a domicilio’.

Ad alta voce mi scappa di dire noooo, non è possibile anche oggi il solito cartello, cavolo sono tre giorni che lo trovo… Tale frase non passa inosservata ad una signora che lavorava in una stanza lì accanto e mi dice che quel cartello lo hanno messo loro dal momento che la dottoressa è malata e che non avevano altri medici, per cui hanno messo il cartello con la scritta “Chiuso per visite a domicilio, ci scusiamo per il disagio”.

Questi i fatti da martedì a giovedì, ora alcune riflessioni e domande

  1. dopo aver avuto due versioni contrastastanti ‘prima assente per visite a domicilio’ e poi ‘per malattia’, in questo ufficio cosa accade? Sono realmente malati/a? Gradirei che l’USL rispondesse.
  2. Se non sono malati ma sono veramente a fare delle visite a domicilio, queste visite si fanno in orario di apertura al pubblico e lo si chiude per tutta la settimana?
  3. Non sarebbe più opportuno che l’USL aumentasse il personale? Uno in ufficio al pubblico e l’altro a domicilio?
  4. Se la dottoressa era effettivamente malata non era più semplice scrivere un cartello ORGANICO CARENTE, chiuso tutta la settimana per malattia?
  5. E’ mai possibile che l’USL non eroghi un servizio ai disabili se si ammala un dipendente?

 

Da notare poi che il disservizio è alquanto sgradevole. Pensate ad un disabile sulla sedia a rotelle che decide di recarsi al centro ausili, esce di casa, monta in macchina, carica la carrozzina, arriva sul posto, scende dall’auto, scarica la carrozzina, sale sulla carrozzina, arriva all’ufficio e lo trova chiuso, rifà la stessa tiritera per tornare a casa; ma poi deve ripetere inutilmente la stessa cosa per altri due giorni a seguire. ;a questà è la sanità?

Gradirei veramente una risposta da un responsabile dell’USL. I disabili sono persone che hanno gli stessi diritti degli altri e non sono cittadini di serie B. Trovare l’ufficio chiuso in orario di apertura nel 2020 non è accettabile”.