Cgil, appello per i bacini
Cgil: “preoccupazione per l’immobilismo sulla gara di affidamento dei bacini”
Cgil, appello per i bacini.
Preoccupazione per l’immobilismo sulla gara di affidamento dei bacini di riparazione e rispetto del piano regolatore portuale. Questa la richiesta-appello giunta oggi dai sindacalisti dipendenti di Azimut Benetti appartenenti alla RSU, accompagnati dal segretario Fiom Simone Puppo.
Fabio Raffaelli, Nicola Baglini e Vittorio Milella, da anni dipendenti di Azimut ed eletti dai lavoratori come Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) nella componente Fiom Cgil, hanno ribadito: “Non siamo qui per pubblicizzare l’azienda” e “non vogliamo certo dire a chi deve essere affidato il bando; chiediamo solo che sia seguito il piano regolatore portuale, il quale prevede che i bacini siano utilizzati per riparazioni di navi fino a una certa taglia, lavorazioni quindi compatibili con l’attività del cantiere”.
I rappresentanti sindacali hanno spiegato alcuni passaggi della lavorazione degli yacht da parte di Benetti. Gli scafi vengono lavorati separati, prevalentemente a Pisa (Navicelli e Pontedera) e Piombino, per poi venire assemblati a Livorno. La nave completa – hanno spiegato i sindacalisti – per la messa in acqua viene poi spostata tramite dei carrelli fuori dai capannoni e indirizzata verso il bacino galleggiante, dato che lo “ship lift” non è abbastanza lungo per immergerla in acqua.
Proprio l’indisponibilità del bacino galleggiante, ancora occupato dalla nave Urania, ha impedito un recente varo, tanto che l’azienda è stata costretta a fare l’operazione a La Spezia.
I dipendenti diretti di Azimut Benetti sono 204, mentre gli altri lavorano come ditte esterne in quello che si definisce indotto.
I tre sindacalisti rappresentano solo i 204 dipendenti, su un indotto che stimano essere di 600/700 persone.
Di questi duecento dipendenti diretti – spiegano – il 65% sono livornesi; il dato emergerebbe da un sondaggio svolto nei mesi scorsi.
Dal momento che è stato segnalato loro che mancherebbero figure professionali di alta e media specializzazione, la RSU ha avviato una mappatura degli appalti per “comprendere meglio quali lavorazioni esistono in cantiere”, in modo che gli enti preposti avviino finalmente dei corsi di formazione per l’inserimento di nuovi lavoratori, che mancherebbero da troppo tempo.
Sul fronte delle condizioni lavorative “non conosciamo le dinamiche interne delle aziende” ma a partire da quest’anno Cgil si “sta strutturando per portare suoi rappresentanti sindacali anche nelle aziende in appalto”.
La preoccupazione dei tre sindacalisti è che il rischio del trasferimento delle attività produttive dalla provincia di Livorno e Pisa verso Civitavecchia sia concreto e non debba essere sottovalutato.
Gli esponenti di Fiom Cgil si dicono però sicuri che Azimut Benetti non abbia presentato alcuna offerta per i cantieri (Privilege, ndr) di Civitavecchia.
Nel corso della conferenza stampa, le forze sindacali Cgil hanno altresì sottolineato che, secondo loro non esiste alternativa lavorativa a quella che può offrire il cantiere Benetti.
Livorno – 21 giugno 2017