Sviluppo del porto, Livorno come Godot. Filt-Cgil: “e’ ora di accelerare: urgente un tavolo di confronto con l’Authority”
Livorno, 22 dicembre 2018 – Livorno è il suo porto. La comunità portuale fatta di lavoratori e imprese sta aspettando ormai da anni una ripresa che ha i tratti del personaggio della celebre opera teatrale. Promesse, buoni propositi, ma niente di concreto. In questi anni di grande cambiamento è intervenuta una riforma che ha modificato le strutture di governo dei porti nazionali. I processi di digitalizzazione e automazione stanno accelerando tutti i processi di circolazione delle merci. I lavoratori portuali attendono. La città attende.
Da anni stiamo sollecitando le autorità di governo del territorio – Regione e Adsp – affinché gli investimenti per la riqualificazione del porto siano sostenuti e compiuti in tempi stretti. Aspettiamo. La Filt-Cgil pretende anche maggiore attenzione alle questioni riguardanti il lavoro nel porto, l’organico porto, il Protocollo alla sicurezza in ambito portuale, la riorganizzazione delle due Autorità portuali di Livorno e Piombino: tutti argomenti di urgente confronto anche perché ad oggi le risposte sono state insufficienti. Negli ultimi due incontri presso l’Autorità di sistema portuale (tavolo di partenariato e commissione consultiva) i temi sul lavoro portuale sono stati trattati con superficialità sulla base di dati non attendibili. La definizione dell’organico porto rappresenta il reale fabbisogno di manodopera nel porto: i dati esaminati risultano approssimativi e frammentari. Diventa strategico al fine di agire anche il Patto per il lavoro: ricordiamo che i lavoratori portuali ex Lucarelli impresa sono ancora in attesa di occupazione. Il Protocollo sulla sicurezza nel lavoro portuale non ha ancora trovato definizione: il comitato di igiene e sicurezza non è stato convocato poiché mancano le nomine da parte datoriale e gli Rlss non hanno ancora piena agibilità e coperture assicurative per svolgere la loro funzione. Nonostante i gravissimi incidenti mortali sul lavoro e la grande spinta emotiva generata, pochissimo è stato fatto. La mancata conclusione dell’iter di riorganizzazione dell’Adsp ha prodotto inefficienze e ritardi sul piano amministrativo e decisionale. Siamo preoccupati, viste le premesse, per l’indebolimento delle funzioni degli uffici di competenza rispetto alla problematiche sopraelencate. La Filt-Cgil provincia di Livorno si farà promotrice per l’attivazione in tempi brevi di un tavolo di confronto tra Adsp e organizzazioni sindacali.
Segreteria generale Filt-Cgil provincia di Livorno