Chiede soldi per restituire due cellulari smarriti, indagato per tentata estorsione
In data 2 novembre 2021 il personale della Squadra Mobile ha indagato in stato di libertà un cittadino albanese, P.L., classe 1987 per il reato di tentata estorsione ai danni di un cittadino livornese.
La vittima aveva smarrito, nella stessa mattina, i suoi due telefoni cellulari, che aveva all’interno della tasca del giubbotto e che probabilmente gli erano caduti mentre rincasava dal lavoro in moto.
L’uomo provava a contattare i due numeri abbinati, ma senza risultato, così come attraverso l’applicazione dedicata che fornisce la posizione esatta dei due apparecchi Iphone.
Nel pomeriggio la moglie riceveva una telefonata e le appariva proprio il numero di uno dei telefoni smarriti; il chiamante – un uomo, con chiaro accento dell’est-Europa – le chiedeva la somma di 100 Euro in cambio della restituzione dei due telefoni cellulari, fornendo un punto di incontro in un bar di viale Carducci.
Una successiva telefonata, sempre sul cellulare della moglie della parte offesa, comunicava il cambio dell’appuntamento e quindi di spostarsi verso l’ingresso della stazione ferroviaria di Livorno.
Tuttavia, anche dopo questo secondo appuntamento, nessuno si presentava; probabilmente tale secondo appuntamento aveva l’obiettivo di inquadrare meglio la vittima, per poi dargli un terzo punto di incontro, in un posto più isolato e sicuro, cosa che comunque non avveniva nell’immediatezza.
Tutta l’attività veniva costantemente monitorata dagli investigatori della Squadra Mobile, a cui la vittima si era rivolta per chiedere aiuto.
La posizione di uno dei due telefoni smarriti, tenuta sotto controllo dal personale operante tramite l’applicazione a ciò dedicata, mostrava che tale dispositivo, dalla stazione ferroviaria, si spostava fino a Montenero, all’interno di un cantiere edile.
Il personale in borghese decideva quindi di fare accesso a tale cantiere e durante il controllo degli operai identificava lo straniero, che nascondeva indosso uno dei due telefoni, mentre l’altro, spento, si trovava a bordo di un mezzo usato dalla ditta per la quale egli lavora.
L’uomo, accompagnato presso gli uffici della Squadra Mobile, è stato sottoposto a rilievi fotodattiloscopici e indagato per il reato di tentata estorsione, mentre i due telefoni riconsegnati al legittimo proprietario.