Inceneritore chiuso in via cautelare per risultati Arpat sulle ceneri, l’intervento politico della Lega Livorno. Carlo Ghiozzi:
“Mentre la Giunta Salvetti si diletta con le “regalie e marchette” utilizzando 4milioni di euro per scontistiche sulla TARI per un solo anno, ovvero, guarda caso, quello delle elezioni, AAMPS con i pareri di Arpat sulle scorie prodotte dal termovalorizzatore al Picchianti è costretta a spengere l’impianto ed a chiudere lo smaltimento interno.
Si evidenzia per tanto la totale inadeguatezza di questa amministrazione che, invece di utilizzare l’avanzo di bilancio per investire in qualcosa di duraturo come ad esempio la promozione di una concreta politica sullo smaltimento dei rifiuti; la realizzazione di un efficace sistema di raccolta differenziata; una reale tariffa puntuale e quindi un proporzionale e duratura riduzione della tassa;
si mette a regalare soldi una tantum con la speranza che i cittadini gli diano nuovamente il proprio voto, visto l’incerto esito delle prossime elezioni amministrative denunciato apertamente anche dal segretario comunale del PD.
La situazione legata al termovalorizzatore, così come oggi si sta delineando, è comunque preoccupante; fermare l’incenerimento significa inviare il rifiuto indifferenziato da altre parti, in discarica a Scapigliato ovvero sotto i nostri piedi o fuori regione, con evidenti e dannosi ulteriori aggravi economici che si riverseranno sulle bollette dei cittadini; così, oltre al danno, anche la beffa:
l’anno dopo le elezioni infatti i cittadini, presi in giro dalle “marchette elettorali” di Salvetti e compagni, si ritroveranno la tariffa tale e quale a come l’avevano lasciata e, molto probabilmente, aumentata dai costi di smaltimento del rifiuto indifferenziato che non potrà essere gestito internamente all’azienda.
Da sempre come Lega avevamo sostenuto che Livorno e l’ATO in generale, non potevano prescindere da una gestione interna dello smaltimento di questo tipo di rifiuto; il temovalorizzatore di Livorno doveva essere manutenuto adeguatamente nel tempo, invece; i soliti proclami demagogici del Sindaco e dell’Assessore Cepperallo che in campagna elettorale ne narravano l’imminente chiusura, salvo poi rendersi conto che la struttura era indispensabile per il territorio e per la sopravvivenza economica della stessa AAMP. Hanno fatto si che a livello aziendale fosse trascurata la manutenzione con i conseguenti danni che oggi stiamo vedendo e che saranno smaltiti, questi si, sulla pelle dei cittadini che già a livello locale stanno pagando una delle tesse sui rifiuti più alta d’Italia con i risultati pessimi di raccolta che hanno trasformato Livorno in una pattumiera a cielo aperto.
Auspichiamo pertanto che l’azienda AAMPS chieda quanto prima il ricontrollo dei dati con Arpat per far ripartire fin da subito l’impianto, ma nel caso in cui questi dati dovessero essere confermati anche in seconda battuta è bene che i dirigenti aziendali e l’Assessore Cepparello ne traggano le dovute conseguenze pensando alle proprie immediate dimissioni
I cittadini livornesi non si possono più permettere di continuare ad avere questa politica fallimentare e dannosa sulla gestione dei rifiuti”.