Cronaca 29 Giugno 2021

Chiusura Romito e 206: “ancora una volta sulle spalle dei trasportatori”

Lunedì prossimo scatta il blocco: nessuna agevolazione o riduzione delle fasce

 

divieto camionLivorno 29 giugno 2021

Ancora una volta le aziende dell’autotrasporto livornesi dovranno accollarsi i costi della chiusura al traffico pesante della SS1 Aurelia nel tratto del Romito e della SS206 da Vicarello a Rosignano, con deviazione obbligatoria sul tratto autostradale più caro d’Italia.

Massimo Angioli di CNA Trasporti afferma:

 

“Sono quasi 20 anni che si ripete questo copione. Ogni anno non vengono ascoltate le richieste degli autotrasportatori.

Il vero nodo di fondo ovviamente è la mancata realizzazione del famigerato Lotto Zero su cui si susseguono promesse ed annunci, ma di cui al momento non c’è traccia nemmeno nel Recovery Fund.

Quest’anno avevamo avanzato alcune proposte per ridurre i disagi ed i costi per le aziende di trasporto locali, ma non sono state accolte nell’ordinanza prefettizia.

Hanno scelto la via più semplice.

 

Non mettiamo in dubbio la pericolosità, soprattutto l’estate, dei tratti stradali interessati dal blocco, ma alcune variazioni erano possibili”.

“A parte le tipologie di traffico esentate dall’ordinanza – aggiunge Alessandro Longobardi di CNA Trasporti – per le altre avevamo chiesto una riduzione di un’ora delle fasce orarie di blocco ed una diversificazione dell’ordinanza almeno fra Aurelia ed Emilia.

La 206 ha avuto negli anni alcuni miglioramenti viari che consentono di evitare il transito nei centri abitati più densamente abitati, e non ha il traffico continuo di scooter di bagnanti del Romito.

Almeno su questa poteva essere concessa una restrizione della fascia oraria di un’ora al mattino o alla sera che sembra poco, ma è ciò che consente agli autisti di stare nei tempi di guida obbligatori.

I costi – spiega Longobardi -aumentano per:

il maggior chilometraggio;

per l’impiego di più autisti;

a causa del salatissimo pedaggio per il quale avevamo chiesto l’esonero per le aziende locali.

Niente.

Il prefetto ha mostrato sensibilità sull’argomento ed ha interessato enti e ministero, ma al momento anche sull’esonero non ci risultano decisioni.

 

Speriamo – conclude Longobardi – che almeno su questo punto ci siano ripensamenti, altrimenti il prossimo anno sarà inutile continuare a trovarsi per chiederci il consenso su un atto ritenuto immutabile”.

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