Cronaca 8 Ottobre 2018

Ciao Odu, in mille al Maneo per ricordarlo

‘Un rugbista non muore mai, al massimo passa la palla’. Oduware Imafidon – il trequarti centro livornese di origine nigeriane che martedì scorso, a neppure 21 anni, ha lasciato la vita terrena – ha passato la palla ovale agli oltre mille appassionati che nel corso di questa prima domenica del mese di ottobre si sono dati appuntamento al ‘Maneo’.

Gli appassionati hanno raccolto l’invito di Livorno Rugby e Lions Amaranto ed hanno contribuito al successo dell’iniziativa commemorativa ‘Ciao Odu’.

I giocatori delle due prime squadre hanno simpaticamente dato vita, dalle 15.30 in poi, ad una lunga serie di partite ‘touch’, nelle aree dei ventidue del campo di via Settembrini (giocando per ‘largo’). I 70 atleti coinvolti sono stati divisi in sei squadre ‘miste’. Per quel poco che conta, a vincere il torneo è stata la formazione composta da Merani, Stiaffini, Paris, Campisti, Valente, Castelli, Spinosa, De Donato, Gragnani Giacomo, Gesi, Rela, Marchi e De Robertis.

Il ‘torneo’ è stato seguito da un pubblico foltissimo. A loro volta numerosi gli atleti delle giovanili livornesi che, a modo loro, hanno partecipato all’evento. Tutti quanti hanno così ricordato nel modo più semplice l’inimitabile sorriso di Odu, che aveva indossato sia la maglia biancoverde (tante le gare da lui giocate con le formazioni giovanili del Livorno Rugby), sia la maglia amaranto (splendido il suo campionato di C1, con la prima squadra Lions nella scorsa stagione).

Imafidon, tesserato Lions, era passato questa estate in prestito al Livorno Rugby, pronto per esordire in B. Già dopo le esequie di giovedì 4, i dirigenti di tutte le rappresentative (seniores e giovanili) delle società rugbistiche livornesi si sono attivati per raccogliere fondi per la famiglia dell’atleta. Il tutto in vista dell’evento di questa domenica. Livorno Rugby e Lions intendono ringraziare pubblicamente tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione. Un grazie anche a tutti gli amici – non solo livornesi – che hanno fatto sentire la loro vicinanza in un momento tanto delicato”.