Circolare occupazioni: BL esorta Nogarin a prendere le distanze dal Governo
“Il Governo dichiara guerra contro i poveri”
“L’ occupazione abusiva degli immobili costituisce da tempo una delle principali problematiche che affliggono i grandi centri urbani del Paese, conseguenza a volte della difficoltà di porre in essere politiche territoriali, urbanistiche e sociali, finalizzate alla riqualificazione delle aree periferiche e alla riduzione dei fattori di marginalità sociale”.
Così inizia la circolare del Ministero degli Interni finalizzata allo sgombero delle case e degli spazi occupati.
Si fa leva sul lavoro svolto dal Ministro degli Interni Minniti, riferimento della circolare (a sua volta anticipato dall’articolo 5 del piano casa targato Renzi), e si vuole perseguire la logica di favorirne l’efficacia, andando oltre le potenzialità ancora inespresse.
Il Governo Conte e il ministro Salvini in particolare si schierano ancora una volta con i partiti della rendita e della speculazione che devastano le nostre città.
La guerra contro i poveri, rafforzata con Minniti, oggi prova a fare passi in avanti, in nome della difesa incondizionata della proprietà privata.
Meglio tenere case vuote e sfitte anziché favorire soluzioni di emergenza abitativa.
Nella circolare si sottolinea la necessità di “assicurare la massima tempestività nell’ iter istruttorio preordinato all’esecuzione dello sgombero” e la volontà di realizzare il censimento degli occupanti.
Si specifica anche che non saranno negoziabili eventuali misure finalizzate a specifici interventi da parte dei Servizi Sociali per “i soggetti in situazione di fragilità interessati dall’esecuzione dello sgombero privi della possibilità di soddisfare, autonomamente o attraverso il sostegno dei loro parenti, le prioritarie esigenze conseguenti alla loro condizione”.
Il riferimento è chiaramente soprattutto per i minori che quindi potrebbero essere sottratti alle famiglie (una pratica che si è diffusa negli ultimi decenni nei confronti delle famiglie rom e dei richiedenti asilo).
Si lascia agli enti locali (Comune, Servizi Sociali e Regione) l’onere di trovare soluzioni adeguate, in particolare per “i percorsi d’inclusione sociale delle persone in situazioni di fragilità”.
Suona come ironico, se pensiamo ai tagli che da anni i Comuni subiscono e alle enormi difficoltà – miste spesso alle incapacità – di trovare soluzioni organiche all’emergenza abitativa. Inoltre anche i parametri per rientrare nell’assistenza pubblica – invocata nella circolare- sono talmente restrittivi da non rappresentare una soluzione realistica.
Il Governo insomma se ne lava le mani, pur calando dall’alto la scure decisionista di favorire proprietari e speculatori contro i bisogni di chi, per necessità nella stragrande maggioranza dei casi, si trova costretto a scegliere di occupare invece di stare in mezzo a una strada.
E in nome della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica si stravolge la logica delle necessità: invece di investire e di mettere in campo strategie e azioni concrete per l’emergenza abitativa si preferisce sgomberare e rischiare seriamente di lasciare migliaia di persone senza un tetto, come se questo in realtà non possa rappresentare un pericolo alla convivenza già precaria.
Si lascia immaginare che sarà la repressione a fare la differenza.
Buongiorno Livorno non ci sta e invita fin d’ora la Giunta Nogarin e l’Assessore al Sociale a prendere le distanze dal Governo.
Conosciamo tutti la grave situazione abitativa in cui versa Livorno da anni e chi convive con disagi e precarietà dovrebbe essere rassicurato e avrebbe bisogno di trovare soluzioni.
Ci si attivi piuttosto a trovare i soldi e le idee per uscire da questo tunnel e ci si assuma la responsabilità di sostenere questo governo “amico”.
Si dimostri che oltre a speculare sulle vite dei disgraziati nei barconi si è in grado davvero di favorire il cambiamento, a partire dai milioni di italiani e non solo che convivono con una povertà e una insicurezza socio-economico dilagante.
Come più volte sostenuto difendiamo il diritto all’abitare e lotteremo affinché nella nostra città si facciano solo passi avanti nella giusta direzione di salvaguardare la dignità delle persone”.
Stefano Romboli, direttivo Buongiorno Livorno