Cronaca 15 Febbraio 2018

Circoli Nautici: “Pisani e Livornesi uniti per la nuova battaglia della Meloria”

Anche la nautica pisana coinvolta nell’opposizione al nuovo regolamento dell’AMP Secche della Meloria

Una lettera a firma congiunta è stata inviata ai Sindaci di Livorno, Pisa e Collesalvetti

Nella nuova e moderna ‘battaglia’ per la Meloria e le sue Secche, la partecipazione ora si allarga oltre i confini prettamente cittadini e coinvolge anche, in qualità di preziosi alleati, i rappresentanti della nautica che hanno base e operano in provincia di Pisa.

Dopo aver declinato la parziale e insoddisfacente proposta di dialogo presentata nelle settimane scorse dai dirigenti del Parco naturale Migliarino- San Rossore- Massaciuccoli, a causa della constatazione di una volontà di concertazione limitata esclusivamente ad alcuni articoli della bozza di Regolamento Disciplinare dell’Area Marina Protetta di cui l’Ente è gestore (nel dettaglio, le specifiche per la navigazione, l’ancoraggio e la pesca sportiva), nella mattinata di martedì 13 febbraio il Consorzio Nautico di Livorno ha organizzato un incontro presso la propria sede. Una riunione alla quale sono stati convocati e hanno presenziato con spirito quanto mai agguerrito e costruttivo i rappresentanti dell’intero coordinamento della piccola e media nautica del litorale, labronico e non solo.

Tra gli intervenuti infatti, i membri del Consiglio Direttivo dello stesso Consorzio hanno fatto da padroni casa affiancati dai delegati del Coordinamento dei circoli nautici della costa (ovvero il soggetto che raduno i moletti Nazario Sauro, Ardenza, Antignano, Quercianella e Chioma), da quelli della FIPSAS e dell’Arcipesca, oltre che della Lega Navale Pisa e dello Yacht Club Pisa per quanto concerne il tratto di costa del comune rossocrociato.

Dal meeting è emersa la decisione concertata di inviare una lettera ai Sindaci dei Comuni di Livorno, Pisa e Collesalvetti. Indirizzata ai Primi Cittadini dei territori limitrofi all’Area Marina Protetta, i cui residenti nonché fruitori del mare sono principalmente interessati dal provvedimento in fase di approvazione, la missiva è finalizzata a richiedere un intervento diretto da parte delle citate Amministrazioni Comuni. Una presa di posizione chiara e necessaria affinché l’Ente Parco riveda con urgenza le posizioni sin qui annunciate e agisca, in modo da garantire che la nuova normativa tuteli gli interessi delle comunità locali.

Nel dettaglio, si chiede quindi che il regolamento consenta ancora la possibilità di libero accesso e di libero ancoraggio ai residenti dei tre Comuni, così come che renda possibile svolgere gratuitamente la piccola pesca amatoriale all’interno delle aree B e C soggette a minori restrizioni sotto il profilo della tutela ambientale. Richieste quanto mai legittime, visto che tutto questo già si verifica all’interno del Parco dell’Arcipelago Toscano, sempre per quanto concerne la popolazione residente.

In allegato, il documento inviato ai tre Sindaci di Livorno, Pisa e Collesalvetti. 

Prot. 04/2018 MP/FR/mm Livorno 13 febbraio 2018

 

 

 Al Sindaco di Pisa Dott. Marco Filippeschi

Al Sindaco di Livorno Ing. Filippo Nogarin

Al Sindaco di Collesalvetti Dott. Lorenzo Bacci

Oggetto: Accesso al Parco Meloria

La questione dell’accesso all’Area Marina Protetta Secche della Meloria e più in generale, nell’aree costiere ricadenti nell’ambiente del Parco, per i residenti dei territori da Voi amministrati, sta assumendo toni sempre più cupi e la stampa sta giustamente dando fiato alle trombe delle proteste cittadine delle relative comunità.

Ancora una volta confermiamo l’assurdità che per questi cittadini si debba pagare una benché minima cifra per accedere a quei luoghi che sono patrimonio indiscusso delle abitudini tradizionali e culturali di queste comunità. Non risponde infatti a verità che l’accesso a tutti i parchi sia a titolo oneroso, come taluni vorrebbero far credere. Solo a titolo di esempio ricordiamo che per le comunità residenti nel Parco dell’Arcipelago toscano, zona Capraia, gli accessi sono assolutamente gratuiti, ivi compresi ancoraggio e addirittura pesca. Che il Parco di S. Rossore cerchi in tutti i modi di imporre un balzello ai nostri cittadini lo troviamo arrogante e profondamente iniquo.

Che si dica poi che il tutto, per quest’anno rimanga a titolo gratuito e che il pagamento sarà effettivo solo a decorrere dal prossimo anno, ci ricorda le promesse dell’offerte telefoniche da call center più che la normativa di una istituzione. Poi come accade per le compagnie telefoniche, gli aumenti delle quote sarebbero sempre possibili. Infatti, di norma, trascorso il periodo “in franchigia”, i pagamenti riprendono a pieno regime con le giustificazioni più svariate. A noi interessano il principio ed il rispetto della normativa nazionale che fa espressamente salve le tradizioni culturali e di costumi delle comunità residenti e quindi respingiamo ogni subdolo tentativo di aggirarla. I cittadini si esprimono infatti attraverso le loro comunità di cui i Comuni sono la massima rappresentazione istituzionale. Chiediamo ai Sindaci Nogarin, Filippeschi e Bacci che facciano rispettare la lettera della legge.

Distinti saluti.

A nome del coordinamento di tutta la nautica da diporto livornese e delle rappresentanze pisane unite in una comune riunione

Il Presidente – Piero Mantellassi