Cronaca 6 Maggio 2020

Circolo Pd Salviano: “Commercianti, piccole imprese e partite iva meritano risposte”

"La Regione toscana e il Comune di Livorno si sono mossi nella giusta direzione"

Livorno 6 maggio 2020 – Il segretario Alberto Brilli  del Circolo PD Salviano – La Leccia, interviene sulla necessità di un adeguato sostegno alle piccole imprese

Come e perché sono necessari sostegni economici ai commercianti, agli artigiani, alle piccole imprese, alle partite IVA per la ripresa del Paese.

 

La manifestazione promossa lunedì 4 maggio 2020 a livello nazionale ha visto a Livorno una numerosa rappresentanza di commercianti, di artigiani e di partite IVA muoversi lungo le strade del centro per recarsi sotto il Palazzo comunale per consegnare simbolicamente le chiavi della propria attività lavorativa al Sindaco della Città.

Questa iniziativa non può lasciare le forze politiche insensibili poiché esprime la forte preoccupazione che questa parte dell’economia e della società nutre nei confronti del proprio futuro.

Un futuro segnato più da dubbi che certezze, dopo quasi due mesi di chiusura decisa per contrastare l’epidemia da Covid 19,  ma che  inevitabilmente ha determinato una crisi economica senza precedenti.

Come circolo  Salviano – La Leccia del Partito Democratico:

 

Siamo umanamente e politicamente vicini al Sindaco Luca Salvetti che con grande chiarezza ha interloquito e si è rapportato a una protesta che chiede soluzioni e risposte che oggettivamente il solo orizzonte comunale non può dare.

Sottolineiamo pertanto la sensibilità ancora una volta dimostrata dal nostro Sindaco che, consapevole della gravità della situazione, si è messo a disposizione per un confronto costruttivo con la delegazione di manifestanti e le Associazioni di categoria.

Da questo incontro siamo sicuri usciranno ulteriori elementi utili al superamento di questa grave situazione che tutta Italia sta vivendo.

Per le forze politiche sarebbe miope condannare tout court questo movimento, cosi come fomentarlo e strumentalizzarlo per fini elettorali

 

Queste persone meritano risposte e anche una certa franchezza rispetto a quello che fino ad ora è stato fatto o è mancato.

Sicuramente occorre immedesimarsi e comprendere le problematiche  che ogni giorno si trova davanti chi gestisce un’attività produttiva, commerciale, professionale al fine di trovare le soluzioni giuste e necessarie.

In tutti non deve mai smarrirsi la consapevolezza che il virus è ancora in circolazione e che quindi devono essere adottate e rispettate, in via prioritaria,  le misure indispensabili per la salvaguardia della salute dei singoli e della collettività le quali devono basarsi sull’attuazione delle regole, su processi graduali di apertura e sul senso di responsabilità dei cittadini.

Evitando comportamenti potenzialmente pericolosi per la sicurezza generale.

Ora siamo entrati nella cosiddetta Fase due con la quale, in rapporto all’evoluzione sanitaria, potranno essere adottate scelte di ulteriore apertura che ci auguriamo vengano quanto prima nell’interesse del Paese.

Chi si trova a dover chiudere la propria attività immediatamente vede:

 

Aazzerarsi le entrate, mentre al tempo stesso si accumulano spese di varia natura a cui fare fronte diventa pressoché impossibile:

locazione dell’immobile per chi è in affitto, bollette, utenze, cambiali, debiti verso le Banche e i fornitori con cui non si riesce a contrattare una riduzione degli oneri e uno slittamento delle scadenze; allora anche su questo versante c’è bisogno della mano pubblica.

Le misure economiche finora attuate dal Governo nazionale, oggettivamente sono state importanti, ma come lo stesso Esecutivo afferma rappresentano solo un primo passo nella strategia degli aiuti pubblici alla ripresa economica.

Sono purtroppo emerse lentezze organizzative e burocratiche, insufficienze di risorse finanziarie immediatamente disponibili per cui gli stessi provvedimenti legislativi approvati ( qui è sufficiente riferirsi ai 600 euro destinati alle attività professionali e autonome, alle risorse per la cassa integrazione estesa a tutti i lavoratori e ad altre provvidenze ) hanno nei fatti beneficiato a oggi solo una parte delle platee a cui erano rivolti.

Inoltre i prestiti bancari con garanzia pubblica hanno necessitato e necessitano di tempistiche molto diverse rispetto agli iter previsti.

E’ indubbio che il governo ha cercato di dare risposte importanti per gestire una crisi prima sanitaria e quindi economica di portata inimmaginabile.

Il Governo nazionale, inoltre, ha dimostrato capacità e determinazione nella trattativa in ambito europeo, ancora in corso, volta a consolidare i primi significativi risultati ottenuti e ad introdurre strumenti innovativi capaci di dare risposte comunitarie alla crisi, in cui nessuno Stato membro si tira indietro ed ognuno da il proprio contributo per il bene dell’Unione.

Tuttavia la fase 2 necessiterà di soluzioni economiche ancora più incisive ed impattanti:

sarà necessario fornire alle attività imprenditoriali e alle famiglie un contributo a fondo perduto facilmente accessibile e completamente sburocratizzato prevedendo, altresì, significativi alleggerimenti fiscali sia per l’anno 2020 che per il 2021.

Nel prossimo decreto economico del Governo ( che si aggiunge a quelli precedenti e che sarà approvato in questi giorni ), come è stato esplicitamente preannunciato, sicuramente ci saranno importanti misure economiche – di oltre 55 miliardi di euro – che andranno a sommarsi alle risorse già attivate.

L’impulso al superamento di questa crisi dovrà partire dal livello nazionale e a cascata da quello regionale e comunale; da questo punto di vista il Decreto Cura Comuni rappresenta un elemento di estrema importanza.

La Regione toscana e il Comune di Livorno si sono mossi nella giusta direzione.

Positivo sarà l’allestimento di tavoli istituzionali, in cui amministrazioni, parti sociali e rappresentanze di categoria discutano e si confrontino su manovre mirate da attuare ad ogni livello.

Per ultimo sottolineiamo come un impulso essenziale dovrà essere dato dalla ripresa degli investimenti pubblici in ambito tecnologico, energetico e infrastrutturale. Per la nostra Città assume primissimo rilievo il completamento di opere urbanistiche e infrastrutturali ferme ormai da anni, la cui ripresa rappresenterebbe una nuova spinta per lo sviluppo economico territoriale oltre a rispondere ad esigenze quali il miglioramento della viabilità e la diminuzione del rischio sismico e idrogeologico.

La strada di fronte a noi è sicuramente lunga e frastagliata, ma lavorando insieme, ognuno nel proprio ambito, potremmo contribuire  al rilancio del nostro Paese e dei nostri territori.