Coach Francesco Barilla lascia la Pallacanestro Don Bosco
Livorno 12 giugno 2024 – Coach Francesco Barilla lascia la Pallacanestro Don Bosco
Sono stati due anni davvero intensi quelli vissuti da Francesco Barilla alla guida della prima squadra della Pallacanestro Don Bosco, caratterizzati da ottimi risultati, buon ultimo il raggiungimento della salvezza in un campionato duro come era quello di Serie C nella stagione appena trascorsa.
Accanto a questi, ci sono anche le belle esperienze con le selezioni giovanili rossoblu, che hanno ampliato il bagaglio di conoscenze, cestistiche ed umane, dei ragazzi venuti a contatto con il giovane tecnico calabrese.
Proprio gli ottimi risultati ottenuti da coach Barilla con una casacca prestigiosa, e ben conosciuta a livello nazionale, come la Pallacanestro Don Bosco hanno portato il coach calabro a ricevere la proposta, davvero imperdibile, di allenare in un campionato prestigioso come la Serie B Interregionale, alla guida dell’ambizioso Nuovo Basket Aquilano.
Una opportunità che Francesco, d’intesa con la Pallacanestro Don Bosco, come sempre comprensiva nei confronti dei tesserati, siano essi coach o giocatori, quando si presenta l’occasione di spiccare il volo, ha deciso di accettare, per cui dalla prossima stagione sarà head coach del Nuovo Basket Aquilano.
A Francesco i ringraziamenti per la professionalità, l’abnegazione e la competenza con cui ha lavorato in questi due anni alla Pallacanestro Don Bosco, ed i più sentiti “in bocca al lupo” per la nuova avventura in terra abruzzese.
I saluti di Francesco Barilla
E’ un Francesco Barilla emozionato quello che si commiata, con queste parole, da tutto l’ambiente della Pallacanestro Don Bosco: “Qualche giorno fa un amico allenatore mi ha detto”hai fatto 2 anni di master universitario ad Harvard”, ed è proprio così.
L’unica cosa che posso dire è: grazie! Si sente spesso parlare della Pallacanestro Don Bosco Livorno ma finché non si è al “PalaMacchia” non si può comprendere fino in fondo cosa voglia dire essere parte di questa società. Vorrei dire grazie a chi mi ha consentito di vivere questa esperienza e a chi mi ha accompagnato in questo percorso.
Nominare tutte le persone che, con lealtà e abnegazione quotidiana, mi hanno arricchito ed aiutato, è impossibile. Sono davvero tante e davvero di altissimo livello. Le famiglie, i ragazzi, i dirigenti, lo staff, chi si occupa ogni giorno di tutto questo, non facendo mai mancare nulla e garantendo un servizio prezioso per la crescita di ogni singolo giocatore e di ognuno di noi. Davvero mi avete fatto sentire a casa! E per una testa dura calabrese come me non è per niente scontato”.