Il Cobas sulla Cooperativa Giano
Condizioni di lavoro dell’appalto della Coop.GIANO presso il sito di Collesalvetti del Panificio Toscano
“A novembre dello scorso anno, un gruppo di lavoratori pakistani, dipendenti della Cooperativa Giano e impiegati nel sito produttivo di Collesalvetti del Panificio Toscano da anni, anche con altre cooperative presenti nel’appalto, hanno richiesto il nostro intervento per affrontate una serie di questioni contrattuali.
La Cooperativa Giano, che aveva rilevato i lavoratori a seguito di un cambio di appalto avvenuto nel corso del 2017, di cui non abbiamo avuto alcuna documentazione utile per valutarne la correttezza, ha proposto ai lavoratori una serie di contratti diversificati e di livelli professionali non corrispondenti alle effettive mansioni che i lavoratori svolgono.
I lavoratori chiedevano pertanto la verifica della correttezza dei prospetti paga, dell’organizzazione degli orari di lavoro, dell’applicazione del testo unico 81/08 sulla sicurezza.
In un primo incontro con la Cooperativa Giano, abbiamo avanzato una serie di richieste per arrivare ad una busta paga corretta, in cui vengano riconosciuti integralmente tutti i diritti contrattuali, che al momento la Cooperativa Giano non garantisce.
Riteniamo che, dopo l’unico incontro con la Cooperativa Giano e a seguito delle mancate risposte alle nostre richieste di aprire un tavolo di trattativa, vada considerata la Cooperativa responsabile di una condotta che non riconosce l’importanza delle nostre richieste, con una sorta di ostracismo a tutto danno dei lavoratori.
Riteniamo altresì che il Panificio Toscano debba farsi carico della responsabilità solidale e delle condizioni di lavoro dell’appalto, in quanto le attività si svolgono all’interno dei locali dei locali del Panificio Toscano stesso. Intendiamo perciò verificare con gli uffici competenti la correttezza dell’erogazione del servizio da parte della Cooperativa e il corretto comportamento da parte del committente nei riguardi dei lavoratori della Cooperativa stessa.
Siamo pienamente consapevoli che il gruppo di lavoratori stranieri, pakistani nello specifico caso, siano esposti a rischi di ricatto per la loro debolezza dovuta alla condizione di migranti: tuttavia, non è possibile che vi siano da parte della committenza e della Cooperativa atteggiamenti vessatori, discriminatori e di sfruttamento che travalicano ogni limite.
Per queste ragioni abbiamo indetto lo stato di agitazione con il blocco degli straordinari dei lavoratori della Cooperativa Giano impiegati nel sito di Collesalvetti, riservandoci di adottare forme di mobilitazione e di lotta più incisive, da decidere con i lavoratori”.
Per la Confederazione Cobas – Giovanni Bruno
Per Cobas Lavoro Privato – Sandro Giacomelli