Codice Rosso: alle Sughere rumeno senza fissa dimora per aggressione e accoltellamento della compagna
Livorno 01 ottobre 2019 – “Codice rosso”, segnalato all’A.G. cittadino rumeno per maltrattamenti e lesioni aggravate , è stato condotto in carcere alle Sughere.
La Squadra Mobile di Livorno, nell’ambito delle indagini sul c.d. “CODICE ROSSO”, a seguito di un referto stilato dal pronto soccorso dell’Ospedale Santa Chiara di Pisa, ha segnalato alla Procura della Repubblica di Livorno il cittadino rumeno H.E.M., di anni 20, in Italia senza fissa dimora, per i reati di maltrattamenti e lesioni gravi aggravate ai danni di una donna rumena di anni 30, domiciliata a Livorno, che si era rivolta al nosocomio pisano per essere sottoposta alle cure mediche
La vittima presentava ecchimosi in varie parti del corpo ed un taglio netto e profondo al braccio. Interrogata appariva terrorizzata e riferiva di non voler assolutamente procedere legalmente per paura di ritorsioni da parte dell’ex convivente, autore delle lesioni ai suoi danni.
La donna tuttavia ammetteva che da due mesi aveva intrapreso una relazione sentimentale con il giovane connazionale; sin dall’inizio del loro rapporto l’uomo aveva manifestato nei suoi confronti atteggiamenti possessivi e violenti: dalle prime violenze verbali era passato presto a vere e proprie violenze fisiche.
Per motivi futili si scagliava contro la donna prevaricandola e colpendola sempre più spesso con calci e pugni sul corpo ed alla testa, fino ad arrivare a sferrargli, durante una lite, una coltellata al braccio che le procurava un taglio profondo.
La donna non ricorreva subito alle cure dell’ospedale per timore di vendette da parte dell’uomo, che potevano portare a conseguenze ben più gravi; dopo qualche giorno però era costretta a rivolgersi al pronto soccorso dell’ospedale pisano per la profonda ferita al braccio.
A seguito della grave situazione delineata all’esito delle prime indagini, personale della Seconda Sezione della Squadra Mobile in data il 06.09.2019 sottoponeva H.E.M. alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, reiteratamente disattesa dall’uomo, che cercava continui contatti con la vittima, tanto che il GIP del Tribunale di Livorno, su segnalazione di questa Squadra Mobile e su richiesta della Procura della Repubblica di Livorno, si determinava all’emissione dell’aggravamento di tale misura in quella più pregnante della custodia cautelare in carcere.
L’uomo, rintracciato sabato pomeriggio da personale delle Volanti, proprio durante una accesa lite con la vittima, veniva accompagnato presso il carcere “Le Sughere” a disposizione dell’A.G.