Aree pubbliche 31 Ottobre 2022

“Col nuovo ospedale calo di posti letto”. “Mancato referendum opportunità persa per ribellarsi allo strapotere del PD regionale”

Le riflessioni di Marco Galigani (M5S)

progetto_nuovo_ospedaleLivorno 31 ottobre 2022

La Lettera – le riflessioni sul nuovo ospedale di Marco Galigani, ex Presidente Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle durante il mandato del sindaco Filippo Nogarin

“Un ospedale del passato nel futuro di Livorno

Esiste un ospedale ideale? Un luogo che coesista efficienza, sostenibilità, pieno rispetto del paziente e una pronta risposta al territorio esiste, ma solo nel pensiero dei cittadini.

L’emergenza COVID-19, ha messo in evidenza tutte le criticità degli attuali ospedali, non rispondendo ad un modello evoluto in grado di rispondere ai mutati bisogni dei singoli cittadini e alle richieste della società.

Il sindaco di Livorno afferma che il nuovo ospedale di Livorno sarà il primo costruito dopo l’emergenza COVID, senza notare che sarà costruito secondo concetti, principi e modalità più legati alla forma e all’estro del progettista che non alle esigenze di soddisfare le esigenze degli utilizzatori, senza dare risposte alla emergenza della pandemia.

Per capire il problema, basterebbe leggere l’affermazione datata aprile 2021,

quando il direttore del presidio ospedaliero dichiarò ai giornali, sul problema emergenziale di concentramento pandemico, di “situazione molto complicata, dovremo togliere qualche posto a Chirurgia”, mettendo a rischio alcune urgenze.

Un dato su tutti, è stata posta maggiore attenzione nei dibattiti pubblici, sull’organizzazione nell’era COVID-19, dove un parametro utilizzato riguarda proprio i posti letto occupati, in particolare nei reparti di terapia intensiva.

Rispetto al 2010, c’è stato un calo di posti letto, passando dai 574 posti letto ogni 100.000 abitanti, agli attuali 314 e Livorno si conferma su questi numeri.

Nel secolo scorso l’ospedale ospitava 1200 posti letto, riducendosi oggi a oltre la metà, in un periodo dove la popolazione invece è aumentata di un terzo.

I posti letto sono ben al di sotto della media europea (media 500 posti, e ad es Germania 800 posti ogni 100000 abitanti) e questo comporta conseguentemente ad una riduzione di personale che andrà in sofferenza per una emergenza stile COVID-19, mettendo a rischio la vita dei pazienti.

Altra criticità vengono dalle parole “Così smantelliamo le nostre eccellenze”, affermazione dubbiosa sollevata non dai sindacati, dalle opposizioni o dai comitati del “SI ospedale ma non al parterre”,

ma dal PD locale, dove in un momento passeggero di lucidità, si accorgono che Livorno diventerà la succursale del polo sanitario di Pisa.

In questi giorni c’è stato il vergognoso rifiuto di fare un democratico referendum, salvando da attacchi di panico il PD, evitando così una cura di ansiolitici.

Nella realtà, hanno buttato al vento una opportunità di ribellarsi allo strapotere del partito regionale, imponendo la logica di dare l’opportunità ai cittadini di decidere le sorti del nuovo ospedale, per poi discutere con le categorie della collocazione,

ma soprattutto del contenitore, riportando a livelli ottimali i posti letto, garantendo le eccellenze e il personale, affinché l’ospedale di Livorno diventi polo di Pisa nella ricerca, ma non nella sottrazione di pazienti, necessari per drenare risorse dalla regione”.

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