Collesalvetti 29 Settembre 2020

Collesalvetti, “epurato” dalla Lega consigliere comunale. Le parole di Del Seppia.

"La Lega è diventata il ricettacolo di esclusi altri partiti e semplici avventurieri per accaparrarsi qualche lucrosa poltrona"

Collesalvetti (Livorno) 29 settembre 2020

Il comunicato Stampa del Consigliere del Comune di Collesalvetti Del Seppia

“Epurazione nel Gruppo Consiliare Lega Collesalvetti”

fabio del seppia collesalvetti lega

Fabio Del Seppia

“Dopo più di due anni nel Partito e più di uno da Consigliere Comunale si è svolta ieri l’epurazione del sottoscritto dalla ”Organizzazione Salviniana”.

Inaspettatamente, in mattinata, mi è arrivata la comunicazione via email che sono stato oggetto di purga da parte dei vertici provinciali leghisti. L’email firmata dal Commissario Onorevole Manfredi Potenti.

Potenti ha comunicato la mia proscrizione con la motivazione ufficiale:

“In seguito alle numerose segnalazioni pervenute dal Capogruppo e quelle del responsabile di sezione di Collesalvetti riguardo le continuative diversità di vedute che emergono ciclicamente durante i Consigli comunali”.

In mia difesa:

  • personalmente non ho mai trasgredito a nessun principio dettato nel programma ufficiale salviniano scritto per le ultime elezioni Politiche;
  • non ho mai trasgredito a nessun principio della dottrina che si desume da quello che dice il mio – ormai – Ex Capitano.

Purtroppo ho notato, dopo questi anni dentro la Lega, che in Toscana – dove vivo:

vige l’assoluta inefficienza dell’apparato di governo.

 

Esso si dipana attraverso una catena gerarchica di segretari e commissari, con i vertici catapultati (a Firenze e a Livorno); direttamente dalle operose Lombardia e Veneto. Cosa che fa sembrare la nostra Regione e Provincia una colonia del Nord Italia.

E ahimè, la risicata classe dirigente locale è chiusa ermeticamente a nuove figure ormai da molti anni.

Il direttivo toscano e nazionale si perde ripetutamente nel sottobosco di continue cessazioni e rinnovi del nome legale del Partito.

Vende le tessere come al mercato, non celebra congressi, manca di organismi, non conosce la democrazia.

 

Non cura alcuna relazione con i gruppi sociali, opera nell’estraneità del territorio, al quale crede di collegarsi solo attraverso i gazebo.

Per estrema diffidenza, glorifica la purezza d’appartenenza dei primi fedelissimi pionieri.

In Toscana ha affidato un consenso del trentapercento a figure politiche avvezze a gestire le ininfluenti realtà marginali d’un tempo.

 

Inoltre, data la repentina crescita percentuale che è avuta in poco tempo la Lega è diventata:

il ricettacolo di esclusi altri partiti e semplici avventurieri che hanno visto nel crescente consenso un trampolino di lancio per accaparrarsi qualche lucrosa poltrona.

Tornando allo specifico del Gruppo di Collesalvetti:

ho spesso subito le decisioni etico-personali del Capogruppo (catapultato da Livorno insieme al Segretario di Sezione); senza la possibilità di discuterle (alla faccia del confronto di opinioni!).

Altresì, ed è il paradosso assoluto:

la Lega che si professa una forza vicina ai cittadini del territorio ha un capogruppo a Collesalvetti che abita a Livorno. Non sa nulla dei numerosi problemi delle frazioni Colligiane se non per sentito dire dai suoi – pochi – yesmen.

Nessuna divergenza, nessuna sintesi è permessa all’interno della Lega e dei Gruppi Consiliari, come nelle “migliori” sette religiose il Capo (gruppo) ha sempre ragione.

 

Ne è la riprova il fatto che nella provincia di Livorno molti Gruppi Consiliari (ad es. Piombino e Rosignano) sono stati abbandonati dai propri consiglieri.

Abbandonati proprio per l’insoddisfazione che ne consegue quando se ne fa parte.

Malgrado tutto però e nonostante sia stato stritolato dall’ingranaggio-leghista; la mia personale missione politica è ancora viva e vegeta e lontana dalle logiche settarie che contraddistinguono i Gruppi Consiliari Salviniani.

Rimarrò come Consigliere della Coalizione destrorsa di Collesalvetti libero dal giogo salviniano

 

Resterò del tutto focalizzato sul mio obiettivo politico:

migliorare la vita degli abitanti del Comune;

difendere i cittadini dalle migrazioni incontrollate;

lottare su qualsiasi fronte per perseguire gli interessi nazionali compreso il consesso europeo;

mirare ad uno stato laico, funzionale e snello.

Il tutto lontano dalle influenza dei poteri mondialisti occulti compreso quelli finanziari e religiosi di cui molti illiberali leghisti si fanno portavoce compreso il Capogruppo di Collesalvetti”.