Collesalviamo l’Ambiente: “Finalmente anche sindaci e Regione contro la falsa bioraffineria”
Stagno (Collesalvetti, Livorno), 12 gennaio 2021
Collesalviamo l’Ambiente: “Finalmente anche sindaci e Regione contro la falsa bioraffineria”:
“Confrontando le dichiarazioni dei Sindaci di Livorno e Collesalvetti di questi ultimi diciotto mesi con quelle rilasciate nei giorni scorsi viene da pensare che alla fine il progetto ENI del gassificatore di rifiuti e plastiche sia stato presentato e studiato, tanto da farli arrivare ad un giudizio negativo motivato.
Eppure di quel progetto nulla di più di quanto già presentato da ENI a ottobre 2019 è stato reso noto, e tra i progetti che il Governo intenderebbe finanziare per Livorno con i fondi europei per la ripresa, oltre alla novità di un impianto stavolta di veri biocarburanti da oli vegetali, c’è anche la “vecchia” falsa “bioraffineria”.
Non sappiamo ad oggi se quei progetti saranno confermati nel definitivo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed è certamente troppo presto per esprimere un giudizio su quello ancora troppo vago di produzione di olio vegetale idrogenato (biodiesel), anche se riteniamo che per un reale miglioramento ambientale e una durevole salvaguardia dei livelli occupazionali Stagno meriterebbe progetti più coraggiosi e innovativi, insieme alle bonifiche vergognosamente ancora da avviare.
Ma registriamo con soddisfazione la nuova posizione degli amministratori locali e regionali di netta ostilità al progetto del gassificatore, che sembra essere finalmente “fuori dai tavoli di lavoro”.
E crediamo sia lecito ritenere che a questo diverso atteggiamento le amministrazioni siano giunte anche, se non soprattutto, grazie alla tenace opposizione che tante forze ambientaliste toscane insieme con noi hanno manifestato fin dall’inizio contro questo progetto, organizzando assemblee e manifestazioni, incontrando tutte le forze politiche e gli enti, raccogliendo oltre 4.000 firme tra i cittadini di Livorno e Collesalvetti, sempre presentando solidi argomenti e alternative, non sterili opposizioni aprioristiche.
Tutto a posto? Neanche per sogno: le dichiarazioni rese alla stampa devono tradursi in atti amministrativi ed ENI dovrà rinunciare, con o senza finanziamenti pubblici, al suo progetto di trasformare rifiuti e plastiche in carburanti e passare eventualmente a soluzioni di vera economia circolare.
E soprattutto il percorso per la riconversione della raffineria è ancora tutto da iniziare, coinvolgendo insieme agli enti territoriali le forze politiche, le rappresentanze dei lavoratori e le associazioni per la tutela ambientale”.