Coltello, tronchesi e cacciaviti: il kit di 3 ragazzi e due minorenni che viaggiavano su un’auto rubata
Rosignano (Livorno) 3 agosto 2023 – Coltello, tronchesi e cacciaviti: il kit di 3 ragazzi e due minorenni che viaggiavano su un’auto rubata
Denunciati all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà 3 ragazzi (tra i 19 e i 23 anni) e due ragazze minorenni per i reati di “ricettazione”, “possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli” e “porto abusivo di armi o di oggetti atti ad offendere”.
Gli Agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Rosignano Solvay, nella mattinata del 28 luglio scorso, nel corso del pattugliamento in ambito cittadino; transitando nei pressi dello stabilimento balneare Lillatro, si insospettivano per la presenza di un’autovettura Fiat Punto con 5 persone a bordo.
Dal successivo controllo emergeva che l’autovettura era stata rubata a Follonica 2 giorni prima
Gli occupanti, 3 ragazzi tra i 19 e i 23 anni (due dei quali di nazionalità marocchina, regolari sul territorio nazionale) e due ragazze minorenni, abitanti nella provincia di Pisa; risultavano essere stati già denunciati in passato all’Autorità Giudiziaria per reati contro il patrimonio e contro la persona.
Gli occupanti del mezzo fornivano agli agenti versioni discordanti sul motivo della loro presenza in quel luogo e sulla provenienza dell’auto.
A quel punto gli agenti procedevano a perquisizione personale degli stessi e addosso ad uno dei ragazzi rinvenivano un coltello a serramanico ed un telefono cellulare di dubbia provenienza, che verrà accertata dalle successive indagini.
Il controllo sull’auto consentiva di rinvenire alcuni oggetti atti allo scasso, come tronchesi e cacciaviti, oltre ad una torcia a pile.
Gli Agenti sequestrano quanto rinvenuto e denunciano in stato di libertà il giovane con il coltello per il reato di “porto abusivo di armi o di oggetti atti ad offendere”
Per tutti scatta la denuncia per i reati di “ricettazione” e “possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli”.
Al termine delle attività le due ragazze minorenni venivano affidate ai genitori, mentre l’autovettura rubata veniva restituita al legittimo proprietario.