Ambiente 27 Agosto 2020

Comitato 5G No Grazie, nuova petizione al sindaco

5g-antennaLivorno 27 agosto 2020 – Nuova petizione al Sindaco del Movimento 5G ed elettrosmog? No, grazie!
Appuntamento sabato 29 agosto davanti al Comune dalle 9 alle 12

Dopo le due petizioni che hanno raccolto a Livorno migliaia di firme, il Sindaco pareva orientato a seguire l’esempio dei suoi colleghi e a bloccare il 5G.

Qualcosa è cambiato e dell’attesa ordinanza non si è più sentito parlare.

Sembra che il Comune stia elaborando un regolamento che permetta l’installazione delle antenne 5G e che preveda di controllare, solo successivamente a spese dei contribuenti, i livelli di esposizione.

Tale progetto per cui i livornesi diventeranno, a tutti gli effetti, cavie umane è inaccettabile.

Per questo il Movimento “5G ed elettrosmog? No, grazie!” ha deciso di sottoporre all’attenzione del Sindaco e dei Consiglieri Comunali la seria situazione di pericolo in cui potrebbe incorrere la salute pubblica, a seguito dell’introduzione sperimentale dei sistemi mobili di quinta generazione (5G). Inoltre la banda di frequenza di 26 Ghz (una delle tre assegnate al 5G) viene sfruttata da una tipologia di onda corta che ha molta difficoltà a superare gli ostacoli, come edifici o alberi; questo, non solo prevede che vi sarà una fitta rete di antenne, ma che, come in molti casi è già avvenuto, si proceda all’indiscriminato abbattimento di alberi affinché non ostacolino i segnali.

Si renderà necessario installare le nuove antenne ogni 100-200 metri, anche sui lampioni della luce, incrementando in tal modo il possibile rischio per la salute.

I lavoratori portuali, grazie alle antenne 5G già attive in porto, sono quelli più a rischio.

Sono le prime cavie di questo mega esperimento mai proposto e mai accettato dalla popolazione che, per lo più, non è nemmeno a conoscenza del problema.
Il Movimento in particolare chiede:
1) CHE VENGA APPLICATO IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE., secondo cui, in caso di incertezza scientifica, è preferibile non agire che procedere, perché procedere potrebbe comportare danni maggiori. Citato dall’art. 191 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (ex art 174 del TCE), regolato dalla Comunicazione COM/2000/2001 e del 2/2/2000
2) una Ordinanza “contingibile e urgente” supportata da un adeguato regolamento, per vietare installazioni o modifiche relative al 5G su tutto il territorio comunale, in base al suddetto “Principio di Precauzione”.
3) se sia stato esercitato IL POTERE DI AUTORITÀ SANITARIA
In particolare chiediamo al Sindaco di garantire e di fornire prove mediche certe dell’assoluta innocuità, ovvero che tutte le opere che il Comune di Livorno andrà ad autorizzare in materia di telefonia ed emissioni in radiofrequenze in nessun modo possano nuocere alla salute presente e futura di noi cittadini, tanto più dei più deboli, bambini, anziani, immunodepressi, elettrosensibili, che sarebbero costretti, quali soggetti passivi, a subire loro malgrado all’interno delle proprie abitazioni.
4) se siano stati coinvolti gli enti di TUTELA regionali: ARS TOSCANA E ARPAT. Si invita il Sindaco a chiedere all’ARS Toscana uno studio approfondito ad ampio spettro su un eventuale impatto sanitario collegato all’installazione del 5G, con sospensione delle installazioni fino alla conclusione di tale studio, e di fronte ad eventuali risultati che ne confermassero la pericolosità.
5) se, trattandosi di sperimentazione, il Sindaco si sia assicurato di chi controlli la stessa e con quali mezzi. Chi controllerà le possibili conseguenze di una tecnologia proposta da privati, fortemente interessati agli utili che ne trarrebbero, che non è stata adeguatamente sperimentata?