Cronaca 26 Novembre 2020

Commercio all’aperto, le richieste delle associazioni alle autorità

Livorno 26 novembre 2020

mercatino via dei pensieri

Mercatino del venerdì, immagine di archivio

Si è tenuta una riunione in videoconferenza organizzata dalla Prefettura di Livorno, alla quale hanno partecipato il Prefetto di Livorno Paolo D’Attilio, il sindaco Luca Salvetti, l’assessore al Commercio Rocco Garufo e i rappresentanti delle Associazioni di categoria del commercio su area pubblica.

Per la FIA – Federazione Italiana Ambulanti e Operatori su Area Pubblica aderente alla Confederazione UAI hanno partecipato l’Ing. Claudio Nobler (Dirigente Nazionale FIA – UAI e Presidente della Confederazione UAI Toscana – Unione Artigiani Italiani e delle Piccole e Medie Imprese) e il sig. Roberto Del Bimbo delegato FIA – UAI per la provincia di Livorno.

Inizialmente FIA – UAI aveva inviato alla Prefettura, alla Questura e al Comune di Livorno la richiesta di autorizzazione per una manifestazione da svolgersi, con il massimo rispetto dell’ordine e delle norme di prevenzione anticontagio, la mattina di venerdì 20 novembre nell’area mercatale di Livorno, ma avendo ricevuto la disponibilità del Prefetto ad organizzare un incontro in videoconferenza, FIA – UAI ha comunicato agli stessi Enti l’annullamento della suddetta manifestazione.

Durante la riunione, Roberto Del Bimbo ha rappresentato le gravi difficoltà in cui si trova la categoria degli ambulanti e più in generale dei commercianti su area pubblica a causa dell’emergenza Covid-19 e in particolare delle conseguenze del primo lock-down di marzo e della successiva classificazione della Regione Toscana prima in zona arancione con limitazione agli spostamenti attualmente in zona rossa con chiusura di mercati e fiere.

Roberto Del Bimbo ha inoltre sottolineato che è scientificamente provato che i rischi di contagio all’aperto, sono di gran lunga inferiori rispetto a quelli esistenti in caso di permanenza in luoghi chiusi, pertanto è incomprensibile che ai mercati all’aperto sia stata imposta la chiusura.

La norma che consente il commercio ambulante itinerante, ha continuato Roberto Del Bimbo, di fatto non è applicabile per la maggior parte degli ambulanti, per la natura della loro attività, per la mancanza di spazi per poterla svolgere e per le regola del commercio itinerante che impone il continuo spostamento. Tutto ciò mentre i grandi operatori dell’E-Commerce con sedi all’esterno si arricchiscono e mentre alcuni grandi magazzini locali al chiuso, dove il rischio è maggiore per la limitata aerazione, essendo definiti di “pubblica utilità”, possono continuare a vendere la propria merce.

Roberto Del Bimbo ha riferito anche che ci sono grandi magazzini locali che, oltre ai “generi di necessità”, continuano a vendere anche gli altri articoli che non rientrano in tale classificazione e si tratta degli stessi articoli la cui vendita è invece impedita agli ambulanti e ai negozianti specializzati. Su questo ultimo aspetto, il Prefetto ha dichiarato che chiederà al Questore di intensificare i controlli e il Sindaco ha dichiarato che scriverà una lettera di raccomandazione ai grandi magazzini locali per evitare che si verifichino situazioni di tal genere.

Claudio Nobler ha chiesto al Prefetto di Livorno e al Sindaco di Livorno di facciano portavoce, nei confronti delle Istituzioni regionali e nazionali, affinché intervengano su due aspetti fondamentali: consentire il diritto al lavoro nel rispetto di adeguati protocolli di sicurezza, che sono anche più facile applicare all’aperto, e garantire adeguati sussidi a tutti coloro che si trovano in grave difficoltà e che sono stati esclusi dai cosiddetti “ristori”.
Il solo strumento dei codici ATECO per definire chi ha diritto ai “ristori” e chi no, ha continuato Claudio Nobler, non è adeguato per individuare le situazioni di reale necessità. Si pensi ad esempio agli ambulanti “fieristi”, cioè quelli che non hanno posteggi assegnati nei vari mercati, ma che lavorano nelle fiere domenicali e delle feste patronali nelle varie città, organizzate dalle Associazioni di categoria, dalle Pro Loco e dai Centri Commerciali Naturali: anche nei periodi senza lock-down, benché la normativa consentisse lo svolgimento di fiere ambulanti, di fatto la maggioranza delle amministrazioni comunali non ha concesso i permessi per le fiere o li ha concessi in misura notevolmente minore. Di fatto, agli ambulanti fieristi non è stato quasi mai concesso di lavorare da marzo 2020 ad oggi, ma i “ristori” sono stati loro concessi solo per il periodo di lock-down generale. Inoltre, è da tenere presente che, se si ferma una categoria, ne soffrono anche tutte le altre legate a quella categoria, a cominciare dalle fasce meno abbienti della popolazione che normalmente fa acquisti in mercati e fiere perché i prezzi sono maggiormente convenienti, per finire alle Associazioni e ai liberi professionisti la cui sussistenza è legata ai servizi che erogano alla categoria. Occorre pertanto rafforzare un canale di comunicazione privilegiato, tra Associazioni di Categoria e Istituzioni, per semplificare i percorsi burocratici e velocizzare gli interventi da parte delle Istituzioni, anche in base alle segnalazioni delle Associazioni di Categoria, affinché nessuno venga lasciato indietro.

Claudio Nobler, inoltre, ha chiesto al Sindaco Salvetti e all’Assessore Garufo quali siano i sussidi e le agevolazioni che, oltre a quelli nazionali, l’Amministrazione Comunale di Livorno prevede di concedere alla categoria del commercio su area pubblica. La loro risposta è stata che a breve il Comune renderà nuovamente disponibili i buoni spesa per tutti coloro che si trovano in stato di bisogno, sarà deliberato uno sconto sulla parte variabile della TARI che è la parte più consistente e sarà prorogato lo sconto sulla TOSAP fino al 31 dicembre 2020. Inoltre, sperando che il nuovo DPCM atteso per il 3 dicembre 2020 consenta la riapertura delle attività, l’Amministrazione Comunale prevede di consentire l’apertura dei mercati non solo la mattina, ma anche il pomeriggio e la sera; inoltre, il Comune di Livorno ha previsto di confermare la realizzazione delle luminarie, dato che esse possono costituire un’attrattiva e favorire il commercio nelle varie strade della città, per evitare che le persone concentrino i propri acquisti solo nei grandi magazzini.

Claudio Nobler e Roberto Del Bimbo hanno ringraziato le Autorità che hanno partecipato alla riunione ed hanno chiesto che le Associazioni Sindacali FIA – Federazione Italiana Ambulanti e Operatori su Area Pubblica e UAI Toscana – Unione Artigiani Italiani e delle Piccole e Medie Imprese vengano tenute costantemente aggiornate e coinvolte in tutte le occasioni di concertazione locale, ai sensi del comma 2, articolo 3 della Legge Regionale n. 62 del 23/11/2018 e s.m.i. “Codice del Commercio”.

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