Commissione Intercomunale sull’Inquinamento senza Arpat, “dubbi sulla sua autorevolezza e credibilità”. Le critiche di Livorno Porto Pulito
Livorno 19 novembre 2024 Commissione Intercomunale sull’Inquinamento senza Arpat, “dubbi sulla sua autorevolezza e credibilità”. Le critiche di Livorno Porto Pulito
Il commento pieno di critiche mosso da Luca Ribechini, presidente dell’Associazione Livorno Porto Pulito dopo aver partecipato alla riunione della commissione intercomunale sulla salute e sull’inquinamento
“Un’enorme friggitrice ad aria ha fatto stamani la sua apparizione al Centro Convegni dell’Interporto di Guasticce.
Si stava tenendo finalmente la riunione congiunta delle tre Commissioni Comunali di Livorno, Pisa e Collesalvetti sul tema delle “Maleodoranze”, indetta due anni fa e più volte rimandata (prima per le varie scadenze elettorali e poi nientemeno che per un allerta meteo).
Uno dice: avranno avuto più tempo per prepararsi, esporre dati, elencare azioni concrete.
Niente di tutto questo. Basti pensare che uno degli attori fondamentali, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana, non si è fatta vedere (così come al Convegno Internazionale sull’inquinamento portuale di un mese fa, così come al primo incontro in Comune del luglio 2022 sui fumi navali).
Ora, capite bene, una Commissione Intercomunale focalizzata sull’inquinamento che non ha neanche l’autorevolezza e la capacità politica di chiamare al tavolo Arpat, quale credibilità potrà mai avere di fronte ai gravissimi problemi ambientali della nostra zona?
I vari consiglieri relatori che si sono succeduti, con maggiore o minore cognizione di causa, di problemi ne hanno sciorinati molti:
dalle bonifiche da idrocarburi mai iniziate, ai dati di mortalità del Rapporto Sentieri su Livorno e Collesalvetti, alle “semplici” maleodoranze che incidono quotidianamente nella vivibilità dei cittadini, alla necessità di avviare indagini epidemiologiche com’è stato fatto a Pisa e istituire il registro tumori come da tempo si chiede a Livorno, alle conseguenze del Progetto di ampliamento del porto con la Darsena Europa, ai reali impatti ambientali nella filiera di alimentazione della costruenda bioraffineria e così dicendo.
Dice: sembra l’elenco mondiale delle sventure.
E’ così. Non dipenderà mica dal fatto che il territorio fra Livorno e Pisa è stato a suo tempo individuato come “area sacrificale” dalla Regione e dalle aziende che contano (ENI e armatori in primis)?
Di fronte alla vastità e complessità di queste problematiche è scandaloso che l’incontro si sia risolto nella solita carrellata di assicurazioni ed impegni, senza alcun piano di azione serio sui vari filoni, né una data già certa per la prossima riunione.
Ultima cosa: abbiamo provato ad intervenire, per far sentire la voce di quelli che ad esempio la notte non dormono a causa delle emissioni dalla raffineria, dal porto, dai depositi costieri ecc.
Non ce l’hanno consentito, perché al momento non è previsto dare la voce ai cittadini o loro aggregazioni.
Dice che lo faranno nella prossima occasione, quando non si sa.
Purché ritrovino il minimo rispetto per chi li ha eletti e non ci pensa nemmeno di accontentarsi di ascoltarli mentre declamano aria fritta”.